Recovery, Sabbadini (W20): "Investire sempre nelle infrastrutture sociali"
Audizione della presidente dell'engagement group Women20 al G20 sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per incentivare l'occupazione femminile, "elemento di protezione dalla povertà" serve il doppio dei finanziamenti sui nidi. "Investire per arrivare almeno al 60% di copertura"
Per incentivare l'occupazione femminile, "elemento di protezione dalla povertà", e raggiungere la "media europea attuale del 62,4%", il "Pnrr puo' diventare uno strumento effettivamente cruciale", ma occorre investire "in maniera strategica e permanente sulle infrastrutture sociali". A dirlo è Linda Laura Sabbadini, presidente dell'engagement group Women20 al G20, nel suo intervento in audizione in Commissione Affari Esteri della Camera sul Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
"Questo vuol dire - spiega Sabbadini - investire per arrivare almeno al 60% di copertura per i nidi, e lì significa spostare miliardi. Alcune cose finalmente sono state inserite nell'ultima bozza del Recovery, ma sono una cifra non adeguata per raggiungere il 60%, come è essenziale che sia. Dalla prima stesura del Pnrr, in cui la parità di genere era assente così come le infrastrutture sociali, ritengo che siano stati fatti dei passi in avanti- osserva- Inizialmente c'erano 4 miliardi stanziati sull'obiettivo della parità di genere, all'interno del quale erano finiti i nidi. È più corretto che la questione nidi sia inserita, invece, nella parte servizi educativi, perché in primis riguarda il diritto dei bimbi. Quindi, ritengo che l'approccio di mainstreaming sia stato un passo in avanti e una presa di coscienza maggiore".
Il problema, però, sottolinea la chair del Women20, "è che per esempio lo stesso presidente del Consiglio ha dichiarato che l'obiettivo è arrivare a 750mila bimbi, ma lo stanziamento previsto è troppo basso rispetto a quell'obiettivo.
Siamo arrivati a 3,2 miliardi sui nidi ma, in base alla stima del Senato di 16mila euro a bambino per la costruzione o ristrutturazione dei nidi, ci sarebbe bisogno per lo meno del doppio, se non qualcosa di più. E ci sarebbe bisogno di prevedere che ci sia la parte di spese correnti, che al momento è bassa come stanziamento, e prevede l'aumento di un punto".
Non solo nidi. Per Linda Laura Sabbadini occorre investire in tutto il "welfare di prossimità, nell'assistenza sociale, ancora tutta sulle spalle delle donne", e nello "sviluppo dell'imprenditoria femminile". C'è, però, "un problema di trasparenza - avverte- Non si capisce ancora bene quali siano i progetti e gli stanziamenti per progetto. Avere un approccio di mainstreaming significa avere garanzia che su tutti i temi ci sia un'attenzione a questo aspetto e stanziamenti chiari. Il Covid ci ha messo di fronte a un bivio- avverte-: o si fa così o tracolliamo. Non si può mettere più la questione della cura come ultimo punto all'ordine del giorno, perché questa è stata in primis una crisi della cura. Per infrastrutture sociali siamo arrivati di nuovo in fondo all'Europa, forse dietro di noi c'è solo la Romania. Se non si riparte da lì- conclude- non ce la faremo a recuperare". (DIRE)