Recovery, Acli: “Lavoro, salute e formazione i pilastri per un’Italia solida e solidale”
Il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini: “Dobbiamo investire su scuola e formazione, su lavoro buono e naturalmente su una vera riforma sanitaria se vogliamo superare questa crisi e lavorare per la felicità sociale del nostro Paese”
“Dobbiamo investire su scuola e formazione, su lavoro buono e naturalmente su una vera riforma sanitaria se vogliamo superare questa crisi e lavorare per la felicità sociale del nostro Paese”. Così il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, in una nota a seguito dell’audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati a cui ha partecipato insieme al vicepresidente Acli e presidente del Patronato Acli, Emiliano Manfredonia.
“Come premesse fondamentali ad ogni tipo di proposta dobbiamo prima di tutto specificare che Il debito sarà ‘buono’ se le infrastrutture che si creeranno favoriranno un radicale cambio di paradigma economico e sociale secondo gli obiettivi promossi – ha spiegato Rossini – a questo si aggiunge che l'efficienza degli interventi sarà direttamente proporzionata alla rapidità e alla trasparenza dei processi posti in atto e al coinvolgimento dei soggetti della società civile, e l’inclusione di tutte le fasce della popolazione, non sottovalutando il problema della mobilità internazionale”.
Le Acli sono state interpellate in merito alle Missioni 5 (Inclusione e Coesione) e 6 (Salute). Tra le proposte formulate in materia di politiche attive del lavoro anche quella di creare un sistema nazionale integrato per l’apprendimento permanente e il riconoscimento delle competenze della popolazione adulta parallelo al sistema scolastico mentre, sul lato della previdenza, è stato proposto un ripensamento del sistema che riduca le disuguaglianze di genere e generazionali.
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