Quinte Parallele: la musica per sentirsi meno soli
“La musica come via per uscire dall’isolamento forzato di questi giorni”. La storia dell'iniziativa della rivista Quinte Parallele, una serie di concerti di musica classica visibili direttamente da casa attraverso i canali social
“La musica come via per uscire dall’isolamento forzato di questi giorni”. A dirlo al Sir è Filippo Simonelli, direttore della rivista on line Quinte Parallele, che racconta al Sir com’è nata l’iniziativa #Musicgoesviral, una serie di concerti di musica classica visibili direttamente da casa attraverso i canali social.
“A causa del Covid-19 stiamo attraversando un periodo di seria tensione collettiva che sta influendo profondamente sulla nostra vita quotidiana. E la musica, come gran parte delle iniziative sociali che popolano le nostre giornate, si è fermata davanti al propagarsi del virus.
Per questa ragione Quinte Parallele ha deciso di creare una vera e propria stagione di “concerti social”: da lunedì 9 marzo, le pagine di Instagram e Facebook della rivista si sono trasformate in un vero e proprio palcoscenico virtuale”.
“L’idea è di far passare un paio d’ore serene al nostro pubblico – spiega Simonelli – e di distrarre le persone da questa situazione opprimente. Gran merito va dato comunque agli artisti che sin da subito si sono dimostrati disponibili ed entusiasti nell’abbracciare questo progetto.
Ma non solo. In un primo momento abbiamo contattato i musicisti che conoscevamo. A seguire ci sono arrivate tantissime richieste da artisti che non conosciamo personalmente, ma che volevano comunque contribuire a loro modo a questa iniziativa. Purtroppo abbiamo anche dovuto dire qualche ‘no’ in quanto il calendario degli eventi era già pieno”.
Anche la risposta del pubblico non è tardata.
“Abbiamo un’utenza media di circa 10mila persone a concerto – racconta Simonelli -. Il che è impensabile per un evento di musica classica. A questo contribuisce sicuramente la totale gratuità dell’iniziativa e il fatto che le persone sono comunque costrette a stare in casa, però sono comunque numeri impressionanti se si calcola che i maggiori eventi di musica classica radunano massimo 100-200 persone”.
Altro dato interessante è che grazie all’utilizzo dei social gli utenti sono per lo più giovani.
“Giovani – dice il direttore di Quinte Parallele – che oltre a seguire il concerto, partecipano anche alla diretta Instagram che segue. Un momento di colloquio e confronto con gli artisti che spesso, a gran richiesta, concedono anche il bis”.
Per Simonelli, questa iniziativa nata quasi per caso, “oltre a essere un’occasione per far compagnia alle persone, può anche essere un’opportunità di avvicinarle alla musica classica”. “Anche se – precisa – non siamo noi a farle avvicinare, bensì gli artisti. Noi al massimo le accompagniamo, come si fa con una persona a un concerto dal vivo”.
Per il momento, conclude l’ideatore di #Musicgoesviral, l’importante è che
“tutti riescano, in qualsiasi modo, a sentirsi meno soli e a condividere qualche momento insieme, seppur virtuale”.
Andrea Regimenti