Migranti, "quattro volte più esposti alla povertà"
Rapporto Caritas 2021. "I cittadini stranieri sono tra i gruppi sociali più esposti alla povertà, non solo economica ma anche educativa, relazionale e sanitaria". Aumentano i centri di ascolto e le persone aiutate, anche in lockdown
Il numero delle famiglie composte da cittadini stranieri in condizioni di povertà è più di quattro volte superiore a quello delle famiglie di soli italiani nello stessa situazione. A sostenerlo è il Rapporto migranti 2021 realizzato da Caritas e da Fondazione Migrantes, pubblicato oggi. Nel documento, giunto al suo 30esimo anno di pubblicazione, si evidenzia che "i cittadini stranieri sono tra i gruppi sociali più esposti alla povertà, non solo economica ma anche educativa, relazionale e sanitaria".
Questa dinamica è stata ulteriormente peggiorata dalla pandemia di Covid-19. In tal senso, i dati della statistica ufficiale parlano chiaro, stando a quanto emerge dal documento. "Se negli anni di pre-pandemia la povertà assoluta nelle famiglie di soli stranieri si attestava al 24,4 per cento (quasi un nucleo su quattro, secondo i parametri Istat, non arrivava a un livello di vita dignitoso) - si legge nella nota di presentazione del rapporto -, in tempi di Covid-19 il tutto è stato inevitabilmente esacerbato; oggi risulta povera in termini assoluti più di una famiglia su quattro (il 26,7 per cento), a fronte di un'incidenza del 6 per cento registrata tra le famiglie di soli italiani".
Nel corso di un anno, si rileva nel documento, "l'incidenza è salita del 2,3 per cento, portando il numero di famiglie straniere povere a 568 mila. Nonostante le difficoltà tuttavia riferiscono gli autori del rapporto -, i centri di ascolto e i servizi che hanno lavorato con regolarità anche durante il lockdown sono stati un numero superiore a quelli del 2019, pari a 2.663 (il 69 per cento del totale), dislocati in 193 diocesi. Le schede individuali sono state complessivamente 211.233 (erano 191.647 nel 2019). Tra le persone aiutate i cittadini stranieri rappresentano il 52 per cento, in valore assoluto pari a 106.416 individui". (DIRE)