Meeting Rimini: Vittadini (Fondazione Sussidiarietà), “non dobbiamo essere un popolo di uomini e donne soli. Chiamati a vivere insieme”
“Non dobbiamo essere un popolo di uomini e donne soli, ma di gente che si incontra e che incontrandosi determina e genera una politica diversa”. A dirlo è Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, tracciando al Sir un bilancio del Meeting di Rimini che si chiude oggi (dal 20 agosto).
Vittadini individua il messaggio del Meeting 2022 nella “vitalità sussidiaria” del Paese. Negli incontri svoltisi nei padiglioni della fiera riminese è stata ribadita, secondo il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, la necessità di formare, educare, creare lavoro, prendersi carico delle persone vulnerabili, ma soprattutto dare vita a luoghi dove “tendersi la mano, aiutarsi, dialogare”. “Siamo nell’epoca del post Covid – spiega – e la gente ha ritrovato la voglia di incontrarsi, di stare in presenza. Questa è stata una delle chiavi del Meeting: è diverso che un politico come Draghi parli alla televisione o di fronte ad un popolo. Questo rende la discussione un incontro. Sono certo che i politici, davanti ad una platea come quella che hanno incontrato qui nella Fiera di Rimini non possono non dialogare in maniera cordiale pur evidenziando le differenze. Il popolo pressa e chiede. La commozione evidente di Draghi segna parole vere a chi gli dice ‘ti ringraziamo perché hai lavorato per noi’. La responsabilità e la ricerca della verità rappresentano un bisogno generale, come ci ha testimoniato il card. Matteo Zuppi che, parlando di don Luigi Giussani, ha rimesso al centro la parola esperienza. Ognuno, vivendo con il suo cuore e guardando la verità dei fatti, può vivere e trovare la sua soddisfazione”. La presenza, ribadisce Vittadini, “è la chiave per cui la gente qui, partecipando agli incontri, agli spettacoli, visitando le mostre, ha il piacere di vedersi e di vivere. Il piacere di vivere è un altro messaggio che il Meeting, lancia a tutto il popolo italiano”. “Vivere, tornare a vivere i corpi intermedi – è l’auspicio Vittadini -. Questo è ciò che il Meeting ha voluto e vuole dire all’Italia. Tornare a vivere la sussidiarietà, tornare a vivere insieme perché questa vitalità sussidiaria cambia il modo di ragionare. Veniamo da oltre vent’anni di uomini soli al comando – non come Draghi – che come demiurghi, nascono dal niente e arrivano al 30%, scendono al 10% e pretendono di parlare in tv, sui social, sulle diverse piattaforme, ai singoli uomini. Invece qui abbiamo voluto ribadire che la gente è chiamata a vivere insieme. E quando lo fa determina un modo relazionale di vivere, non egoistico, e il ritorno a quella grande forza che è l’aggregazione. La pandemia lo ha dimostrato: quando ci si aiuta la vita cambia. Questa è la prospettiva indicata dal Meeting 2022” e che sarà sviluppata dall’edizione prossima, la numero 44 (Rimini 20-25 agosto 2023) con il tema, reso noto oggi, “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”.