La misericordia di Dio agisce per tutti. Cosa significa e come va interpretata l'espressione "fuori dalla Chiesa non c’è salvezza"?
Nel corso dei secoli, la Chiesa cattolica ha sviluppato una comprensione più ampia della salvezza e ha riaffermato la possibilità della salvezza al di fuori dei confini visibili della Chiesa
L’espressione latina “extra ecclesia nulla salus” significa “fuori dalla Chiesa non c’è salvezza”. Questa frase rappresenta un principio teologico tradizionale affermato dai Padri della Chiesa nella formazione del pensiero teologico della Chiesa cattolica. Tuttavia, la sua interpretazione si è evoluta nel corso del tempo per riflettere una comprensione più inclusiva e aperta. In origine, questa affermazione intendeva sottolineare l’importanza della Chiesa cattolica come strumento di salvezza istituito da Cristo. Sosteneva che la piena partecipazione alla Chiesa cattolica era necessaria per raggiungere la salvezza eterna. Questa interpretazione più rigida è stata influenzata dalla comprensione teologica dell’epoca e dal contesto in cui è stata formulata. Tuttavia, nel corso dei secoli, la Chiesa cattolica ha sviluppato una comprensione più ampia della salvezza e ha riaffermato la possibilità della salvezza al di fuori dei confini visibili della Chiesa. Questo sviluppo è stato influenzato dal dialogo ecumenico, dall’esperienza missionaria e da un approfondimento teologico. Il Concilio Vaticano II (1962-1965) ha svolto un ruolo significativo nel promuovere una visione più inclusiva della salvezza. La costituzione dogmatica Lumen Gentium afferma che coloro che, senza colpa loro, non conoscono il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, ma cercano sinceramente Dio e cercano di mettere in pratica la sua volontà secondo la luce della loro coscienza, possono ottenere la salvezza eterna (Lumen Gentium, 16). Questa comprensione attuale riconosce che Dio, nella sua misericordia e nella sua onnipotenza, può agire nella vita delle persone al di là dei confini visibili della Chiesa. Ciò significa che coloro che appartengono ad altre tradizioni religiose o che, per circostanze al di fuori del loro controllo, non hanno avuto l’opportunità di conoscere il Vangelo di Cristo o di entrare nella piena comunione con la Chiesa cattolica, possono comunque essere oggetto della salvezza di Dio. È importante sottolineare che l’interpretazione corrente dell’espressione “extra ecclesia nulla salus” non nega l’importanza della Chiesa o la necessità di appartenere ad essa. La Chiesa cattolica continua a promuovere la piena partecipazione alla vita sacramentale e comunitaria come mezzo privilegiato e scelto da Dio per la crescita spirituale e la salvezza eterna. Tuttavia, riconosce anche l’amore universale di Dio che può agire in modo misterioso nella vita delle persone al di fuori dei confini visibili della Chiesa. In sintesi, l’espressione “extra ecclesia nulla salus” ha avuto diverse interpretazioni nel corso della storia, ma l’interpretazione attualmente più corretta della Chiesa cattolica è più inclusiva e aperta alla possibilità che Dio possa agire al di fuori dei confini visibili della Chiesa per la salvezza delle persone. La Chiesa cattolica riconosce che la salvezza è un mistero di Dio e che Dio può agire secondo i suoi modi e tempi. Questo significa che, anche se la Chiesa considera sé stessa come il mezzo ordinario di salvezza istituito da Cristo, ci possono essere eccezioni per coloro che, in buona coscienza, non conoscono il Vangelo di Cristo o non ne fanno parte a causa di circostanze al di fuori del loro controllo. Nell’ambito ecumenico, ad esempio, il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma: “Con spirito di obbedienza a quel comando, la Chiesa cattolica riconosce che i battezzati sono in qualche modo legati agli altri battezzati dal sacramento del Battesimo, e che esiste quindi una sorta di legame sacramentale tra tutti i battezzati; e perciò la Chiesa ammette gli altri sacramenti da loro amministrati. Pertanto, anche se in modi diversi, siamo tutti uniti nel sacramento del Battesimo” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1271). Questo insegnamento riconosce un certo grado di comunione tra i battezzati, anche se appartengono a diverse confessioni cristiane, attraverso il sacramento del Battesimo. Ciò implica che la grazia di Dio può operare in modo misterioso nella vita delle persone, anche al di fuori dei confini visibili della Chiesa cattolica.
Paolo Morocutti