Kairos Palestina il 22 febbraio a Padova. Credere nella pace non è follia

Kairos Palestina Il movimento cristiano palestinese nonviolento sarà a Padova sabato 22 febbraio. Sono previsti due momenti: un seminario sui diritti umani e la costruzione della pace (al mattino) e una veglia di preghiera alle 18 a Santa Teresa di Gesù Bambino alla Guizza

Kairos Palestina il 22 febbraio a Padova. Credere nella pace non è follia

Sabato 22 febbraio Padova accoglierà la delegazione di “Kairos Palestina”, il movimento cristiano palestinese nonviolento, nel contesto del tour italiano che toccherà anche Napoli, Roma, Firenze, Bologna e Venezia. Due i momenti principali: un seminario di studi, alle 9.30, nel complesso universitario Beato Pellegrino (in lingua inglese) e una veglia di preghiera, alle 18, nella chiesa di Santa Teresa di Gesù Bambino alla Guizza. “Kairos Palestina” è nato nel 2009 con la pubblicazione dell’appello Kairos Palestine: A Moment of Truth, sottoscritto dai capi delle tredici confessioni cristiane di Terra Santa. Il documento, una dichiarazione di fede e speranza nel contesto dell’occupazione israeliana, è un invito alla resistenza nonviolenta e all’impegno delle Chiese globali per una pace giusta. Il 22 febbraio faranno sentire le loro testimonianze Munther Isaac, pastore luterano e teologo cristiano palestinese e preside del Bethlehem Bible College; Rifat Kassis, attivista e coautore del documento Kairos Palestine e l’avvocato Sahar Francis, direttrice dell’associazione per i diritti umani dei prigionieri “Adameer”. Nel seminario della mattinata – organizzato con il coinvolgimento dell’Università di Padova e del Centro per i diritti umani “Antonio Papisca” – il focus sarà sulla difesa dei diritti umani e sulla costruzione della pace attraverso strumenti nonviolenti. Si parlerà del ruolo delle Chiese nella promozione della giustizia, delle difficoltà che i cristiani palestinesi affrontano e delle strategie che “Kairos Palestina” sta adottando per sensibilizzare le comunità internazionali. Nel tardo pomeriggio, invece, le testimonianze di “Kairos Palestina” si uniranno alla preghiera per una pace che sembra così lontana nonostante le tregue temporanee. «La richiesta di accogliere la delegazione delle Chiese di Palestina – racconta suor Francesca Fiorese, responsabile dell’ufficio di Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Padova – è stata una sorpresa di cui ci sentiamo molto onorati. In un tempo di drammatica sofferenza è una provvidenza grande ascoltare dei nostri fratelli nella fede, che hanno per altro grandi competenze pastorali, politiche e giuridiche. Come Chiesa di Padova abbiamo pensato di esprimere loro il nostro abbraccio nella preghiera durante la quale ascolteremo le loro testimonianze. Confidiamo che arrivino persone e gruppi dalle nostre comunità parrocchiali della Diocesi per manifestare la nostra fraterna solidarietà». La veglia, in modo particolare, sarà l’occasione per consegnare la colletta della messa celebrata in occasione della Marcia diocesana per la pace del 26 gennaio scorso: 1.586 euro saranno destinati al progetto “Una tenda come scuola” di “Kairos Palestina”. Don Nandino Capovilla, referente italiano del movimento “Kairos Palestine”, sottolinea l’importanza di questo tour come «un segno di speranza». «Non possiamo permettere che il dolore e la sofferenza ci rendano insensibili – spiega – La testimonianza dei cristiani palestinesi è un richiamo potente a non voltarsi dall’altra parte, a non rimanere neutrali davanti alle ingiustizie. Il mondo non può continuare a ignorare ciò che accade in Palestina. La legalità internazionale esiste, e va difesa con coraggio e coerenza». E ancora: «Credere nella pace oggi sembra quasi un atto di follia, ma è proprio nei momenti più bui che siamo chiamati a tenere viva la luce della speranza». Tutti gli aggiornamenti sugli eventi del tour di “Kairos Palestina” sono disponibili sul sito bocchescucite.org

Andrea Canton

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)