Irpea continua a fare comunità e non lascia soli i "ragazzi"
Comunità alloggio, gruppi appartamento e centri diurni: in Fondazione Irpea il welfare non si ferma, ma si riorganizza guardando al futuro.
Per mantenere il contatto con gli ospiti con disabilità e sostenere le famiglie nella gestione a casa, Irpea ha attivato i laboratori online pubblicando sul proprio canale youtube i video tutorial realizzati dagli educatori.
La quarantena e l’isolamento forzato sono situazioni estranianti per chiunque, indipendentemente dallo stile di vita o dai ritmi a cui si è abituati. Pensiamo, allora, quanto questa condizione possa risultare pesante per persone con disabilità che usufruiscono quotidianamente di servizi assistenziali fondamentali. Far percepire il meno possibile il cambiamento è stato l’obiettivo principale che Fondazione Irpea ha cercato di perseguire con i suoi 205 ospiti: i 27 residenti nelle comunità alloggio, i 12 residenti nei gruppi appartamento e i 166 iscritti ai centri diurni.
«All’inizio hanno avuto grande difficoltà a comprendere che cosa stesse capitando, ma abbiamo cercato di ricomporre una sorta di normalità, proponendo molte attività giornaliere ed elaborando dei programmi settimanali» racconta Martina De Toni, una delle educatrici delle comunità alloggio ora inaccessibili a ospiti esterni.
La cosa più difficile da accettare è stata la riduzione delle visite dei parenti e delle uscite nel territorio, che sono state sostituite da videochiamate con i familiari, con i volontari dell’associazione Amici dell’Irpea e con gli amici delle uscite culturali e dei soggiorni estivi. L’intera vita di comunità è stata ricostruita – negli spazi interni e su scala ridotta – grazie all’importante contributo di 16 operatori, 3 educatori e 2 ausiliari.
Sono 8 invece gli educatori che si sono dedicati alle attività di counseling e supporto a distanza per gli ospiti dei centri diurni, che in questo periodo sono obbligati a rimanere nelle loro case. Per loro, la Fondazione ha deciso di mettere a disposizione dei video didattico-ricreativi che ricalcano le attività dei laboratori ordinari condotti nei centri diurni. Si tratta di rubriche di vario genere, che spaziano dalla cucina (come, ad esempio, la torta con i tre vasetti) fino alla ginnastica e al teatro.
Tutte le attività sono orientate al medesimo obiettivo: stimolare e rafforzare le competenze che i ragazzi hanno acquisito fino a ora, verificandone allo stesso tempo il livello di autonomia e indipendenza. La proposta si sta rivelando particolarmente importante anche in una prospettiva futura di riorganizzazione dei servizi.
Una cornice realizzata insieme per il volontariato
Una delle attività che ha visto coinvolta la comunità alloggio è stata la preparazione della cornice per l’importante targa che riconosce ufficialmente Irpea come luogo di Padova capitale europea del volontariato 2020.
Gli ospiti, infatti, hanno avuto il compito di stampare, incorniciare e affiggere l’insegna con cui il Centro servizio volontariato battezza Irpea come luogo in cui si coltivano legami sociali e si sperimenta lo sviluppo della comunità.