Il ricordo. Padre Franco Noventa, missionario comboniano
Gentile direttore, nel mese di ottobre, culminato domenica 20 con la Giornata missionaria mondiale, la parrocchia Gesù Buon Pastore di Padova si è trovata a riflettere sull’esempio concreto e vicino di un sacerdote missionario comboniano, padre Franco Noventa (1941-2024), che molti parrocchiani hanno conosciuto personalmente, perché la sua famiglia di origine risiede proprio tra noi.
Padre Franco ha concluso il suo cammino terreno a Verona il 12 ottobre, due giorni dopo la memoria liturgica (10 ottobre) di san Daniele Comboni (1831- 1881), il fondatore della Congregazione missionaria di cui faceva parte: un particolare davvero significativo. I missionari, lo sappiamo, rispondendo generosamente alla chiamata del Signore, lasciano la loro terra di origine e vanno dove c’è bisogno di portare l’annuncio del Vangelo. In concreto, padre Franco, che è stato «un grande cercatore di umanità lungo tutta la sua vita» (omelia delle esequie), ha speso le sue energie nella Repubblica Centrafricana, al confine con il Sudan; in Ciad, dove rimase dieci anni (in due periodi diversi); in Costa Rica, dove si fermò 16 anni, dal 2006 al 2022, quando rientrò definitivamente in Italia. Padre Renzo Piazza, che lo ha conosciuto bene, ricorda che padre Franco «ha saputo portare avanti una missione che san Daniele Comboni avrebbe definito “ardua, difficile e santa”. Ci ha messo tutto il suo cuore e tutte le sue forze». E ancora, nell’omelia delle esequie, è stato ricordato che per padre Franco «il Vangelo non è per insegnarci il cammino del cielo ma per aiutarci a costruire il paradiso della fraternità, della giustizia e della semplicità già in questa vita». Si può affermare che padre Franco ha realizzato le parole dell’evangelista Matteo (22,9), scelte come tema per la Giornata missionaria: è andato in più Paesi lontani e ha invitato al banchetto coloro che ha incontrato sulla sua strada. Come parrocchia cerchiamo di intensificare la preghiera per tutte le gravi necessità del mondo, in particolare perché ritorni la pace ma anche, di fronte alla morte di un presbitero, facciamo nostre le parole di sant’Annibale di Francia (1851-1927), fondatore dei Padri Rogazionisti, dicendo con fiducia: «Manda, Signore, apostoli santi alla tua chiesa», perché continui l’annuncio del Vangelo!
Vincenza Calvo
Padova