Covid, medici e infermieri stranieri esclusi dai concorsi. Unar: “Illegittimo e illogico”
Il direttore dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, Triantafillos Loukarelis, interviene sul caso dei concorsi aperti solo a professionisti con la cittadinanza italiana indetti per affrontare l’emergenza sanitaria. “Aprire tempestivamente i bandi anche ai medici e al personale sanitario in possesso di permesso di soggiorno”
“In queste ore abbiamo inviato un parere legale al Ministero della Salute e alla Conferenza Stato-Regioni per evidenziare come sia illegittima l’esclusione di medici e infermieri privi di cittadinanza italiana dai concorsi indetti per far fronte alla pandemia Covid 19. Il cosiddetto decreto Cura Italia aveva già sospeso il requisito della cittadinanza italiana per partecipare ai concorsi mirati a rafforzare l’organico di medici e infermieri della sanità pubblica”. È quanto dichiara Triantafillos Loukarelis, direttore dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della presidenza del Consiglio dei ministri (Unar). A seguito delle segnalazioni inviate all’Unar che denunciano il caso di alcune Asl che hanno indetto concorsi aperti solo a professionisti con la cittadinanza italiana, l’Ufficio ha redatto uno specifico parere legale che evidenzia “la contraddizione fra la necessità di dotare del più ampio numero di medici e infermieri il nostro sistema sanitario nazionale e l’esclusione dai concorsi, banditi dai servizi sanitari locali, di professionisti non in possesso di cittadinanza italiana ma regolarmente soggiornanti in Italia - spiega Loukarelis -. Per queste specifiche motivazioni, nell’ottica di una proficua collaborazione fra istituzioni nella lotta per l’emergenza Covid auspichiamo che ministero della Salute e Regioni possano attingere dalle indicazioni contenute nel parere legale aprendo tempestivamente i relativi bandi anche ai medici e al personale sanitario in possesso di permesso di soggiorno”.