Coronavirus. Veneto: la paura non fermi le donazioni di sangue
«Donatori volontari, continuate a donare! La paura non deve fermare la raccolta di sangue e plasma in Veneto. I nostri centri sono sicuri e il vostro dono essenziale». Questo l’appello del presidente dell’Avis regionale, Giorgio Brunello, agli oltre 130 mila donatori veneti in questo momento di comprensibile preoccupazione.
Chi va a donare entra in un ambiente protetto: l’autodiagnosi prima, i controlli all’ingresso, i controlli sanitari e la visita medica sono una garanzia per la salute dei donatori. I centri trasfusionali e i centri di raccolta associativi, già sottoposti a rigorosi controlli per il loro ruolo, da febbraio applicano anche i protocolli di prevenzione emanati dal Ministero-Centro nazionale sangue (Cns) e dal Centro regionale attività trasfusionali (Crat), continuamente aggiornati. Una serie di altre azioni minimizzano anche il rischio residuo.