Conselvano. Sulla strada del perdono, pellegrinaggio in Istria sulle orme del beato Francesco Bonifacio
Conselvano Pellegrinaggio in Istria di un folto numero di giovani, in agosto, sulle orme del beato Francesco Bonifacio, sacerdote e martire di Pirano
Si è concluso il 17 agosto il percorso a piedi da Muggia a Capodistria, con tappa finale a Crassiza, in Istria, intrapreso da un folto gruppo di giovani dell’Azione cattolica del Conselvano, in omaggio alla figura del beato Francesco Bonifacio, il sacerdote e martire nativo di Pirano, vicario parrocchiale a Cittanova e curato a Villa Gardossi-Crassiza, ucciso “in odio alla fede” nel settembre 1946. Un vero e proprio pellegrinaggio che si è dipanato da Trieste attraversando la Slovenia e la Croazia lungo il tracciato della Parenzana, la ferrovia che collegava il capoluogo giuliano con Parenzo, ora terra croata, tracciato dall’Ac di Trieste per diffondere la conoscenza di don Francesco Bonifacio, fatto sparire all’età di soli 34 anni , dalla Polizia jugoslava, mentre rientrava da una visita a un confratello.
Una vicenda, quella del beato Bonifacio, che ha appassionato i giovani Conselvani, che, guidati dai loro animatori e da don Leopoldo Zanon, parroco moderatore dell’unità pastorale di Candiana e da don Ivan Catanese, vicario parrocchiale di Conselve, hanno potuto approfondire la conoscenza del beato, molto legato all’Azione cattolica, che nella seppure breve vita ha lasciato parecchi pensieri che invitano alla riconciliazione e al perdono, in una terra, l’Istria, che stava vivendo il dramma dell’esodo e delle foibe. «Bisogna andare oltre senza dimenticare il passato, ma facendo tesoro delle parole del beato Francesco che pregava per i suoi persecutori che lo stavano uccidendo» ha ricordato Mario Ravalico, esule di Pirano, già presidente di Azione cattolica di Trieste e al cui impegno e studio si deve la diffusione della conoscenza di don Bonifacio. I giovani conselvani lungo il cammino hanno avuto modo di incontrare le associazioni che raccolgono i connazionali in Slovenia e Croazia. «Dovunque, da Capodistria a Pirano, Strugnano, fino a Buie e Crassiza, abbiamo trovato da parte degli italiani che vivono in Istria, un clima accogliente e di grande amicizia» spiega Cristina Berto, una dei pellegrini. Nelle chiesa di Grisignana i giovani hanno potuto ascoltare la testimonianza di Gianfranco Bonifacio, nipote del beato, che vive a Trieste. I giovani di Ac del Conselvano sono stati anche ospiti di una intera trasmissione, “Sconfinamenti”, prodotta dalla Rai del Friuli Venezia Giulia e sono stati seguiti a più riprese anche da una troupe di tv Capodistria, che ha poi mandato in onda due servizi durante il Tg principale. Uno dei momenti più emozionanti è stato l’omaggio a Crassiza sul cippo posto sul luogo dove don Bonifacio è stato arrestato e la successiva messa nella chiesa di Crassiza dove il giovane sacerdote era stato parroco.