Caritas e catechisti insieme a Pontecasale. «Educare alla carità, sforzo cruciale»
Pontecasale. Si conclude il percorso che ha visto operatori Caritas e catechisti formarsi insieme
Catechisti e operatori Caritas insieme, seduti agli stessi banchi, per formarsi sullo stesso argomento: educare alla Carità. Si conclude il 21 febbraio il ciclo di quattro incontri nella parrocchia di Pontecasale con Caritas diocesana, nelle persone del direttore don Luca Facco, del diacono Lorenzo Rampon e di Daniela Crivellaro.
«Questi incontri sono stati una bella scossa – spiega Paola Fogo – Catechisti e volontari Caritas possono, da quanto abbiamo sentito, lavorare insieme e integrarsi. Educare alla carità può diventare parte importante di ogni percorso di catechesi per la parte esperienziale. È importante, infatti, che sia sempre coinvolta la mente dei ragazzi, ma che poi si passi al fare, al vivere l’esperienza. Questo atteggiamento di carità dipende da ciò che si sente nel cuore».
Anche gli incontri di questo ultimo mese hanno avuto come filo conduttore l’esperienzialità: «Non ci sono state lezioni frontali, ma abbiamo fatto i conti in prima persona con il nostro vissuto, raccontando e mettendo in gioco le nostre esperienze. Abbiamo anche simulato ciò che si può vivere portando i ragazzi dell’iniziazione cristiana a trovare un anziano solo in casa».
La collaborazione con i volontari Caritas può essere utile da un punto di vista meramente pratico, perché sono i volontari a conoscere le situazioni, le persone in difficoltà alle quali i ragazzi stessi, solo con la loro presenza, possono dare qualcosa. Ma questa collaborazione può aiutare i catechisti stessi a comprendere nuove prospettive: «Spesso noi catechisti ci impegniamo tanto nel preparare attività ed esperienze e nel viverle, lasciando poco spazio al “dopo”. Abbiamo imparato invece quanto sia importante riflettere su ciò che si è vissuto, in modo che resti nel cuore dei ragazzi».