Caritas Antoniana. In Togo nascerà un centro di formazione
Con il Progetto Caritas Antoniana 2019 si andrà a realizzare un Centro di formazione professionale per gli ospiti di Grégoire. La struttura potrà accogliere una cinquantina di persone. Saranno attivati dei laboratori di arti e mestieri. Inoltre attività di allevamento e agricoltura serviranno per l’autosostenibilità del centro. Per donazioni: www.caritasantoniana.org
Il Togo è un piccolo paese dell’Africa centro-occidentale dove la maggior parte della popolazione vive con poco più di un dollaro al giorno. I bambini non vanno a scuola, le mamme non sanno cosa dare da mangiare ai propri figli, i papà barattano il poco che hanno per pagare una medicina. Ma gli ultimi degli ultimi sono lungo le strade, emarginati a causa di una malattia di cui tutti hanno paura: quella mentale.
«Alle volte – racconta padre Giancarlo Zamengo, direttore generale del Messaggero sant’Antonio, che è stato recentemente in Togo – è causata da un forte stress o una piccola depressione, studi universitari che non procedono, il non sentirsi adeguati di fronte alle richieste della famiglia, oltre naturalmente a casi di disabilità mentale vera e propria. Quello di cui hanno più bisogno è riappropriarsi della loro dignità e questo è possibile solo se accanto c’è un fratello che accoglie e non allontana. È la cura dell’amore, come la chiama Gregoire. I malati guariti poi imparano ad aiutare altri malati».
Con il progetto Caritas Antoniana 2019 si andrà a realizzare un Centro di formazione professionale per gli ospiti del Centro di accoglienza di Grégoire, nel villaggio di Zooti, diocesi di Aneho. La struttura potrà accogliere una cinquantina di persone. Saranno attivati dei laboratori di arti e mestieri. Inoltre attività di allevamento e agricoltura serviranno per l’autosostenibilità del centro. Per donazioni: www.caritasantoniana.org