Cambia il direttore. Il grazie della Chiesa. Il saluto del vescovo Claudio Cipolla al direttore Guglielmo Frezza
Guglielmo Frezza lascia l’incarico dopo undici anni di profonda innovazione del settimanale diocesano. Gli succede Luca Bortoli. Il vescovo Claudio: «Il giornale sia voce della Chiesa che cerca la fraternità»
Il passaggio di testimone nella direzione di un settimanale come La Difesa del popolo è sempre un momento importante e delicato per una Chiesa locale. Il giornale diocesano è, infatti, strumento, voce e volto di una Chiesa che si racconta, si propone e si mette in dialogo non solo con le comunità cristiane, ma anche con l’intero contesto territoriale e culturale, cercando di intercettare istanze e domande; di suggerire percorsi e innescare processi.
Sono inoltre convinto che, in un tempo così complesso come quello attuale, di passaggio di cultura e di mentalità, il settimanale diocesano sia chiamato a essere ancora di più spazio di riflessione; strumento di analisi e comprensione delle “cose profonde” che stiamo vivendo e delle quali siamo partecipi.
La Difesa del popolo vive questa missione da più di un secolo e soprattutto in quest’ultimo decennio, pur mantenendo fede alla sua lunga storia e tradizione, ha saputo ripensarsi e dare inizio a un processo di rinnovamento.
Desidero innanzitutto esprimere la profonda gratitudine della nostra Chiesa al direttore uscente Guglielmo Frezza, che dal 2009 non è stato solo alla guida della Difesa del popolo, ma ha progettato e accompagnato con competenza e professionalità il rinnovamento del settimanale. Questo processo è ancora in atto e sta coinvolgendo tutto il comparto comunicativo della nostra Diocesi, guidato da don Daniele Longato (direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali) con il quale Frezza ha lavorato a stretto contatto in un clima di collaborazione e stima reciproca. In questo particolare contesto si colloca la nomina del nuovo direttore della Difesa del popolo: Luca Bortoli.
A Guglielmo Frezza siamo debitori di lunghi anni durante i quali la Difesa del popolo ha potuto essere una voce autorevole, ascoltata nell’ambiente nel quale noi viviamo, nelle parrocchie e anche nelle realtà sociali, politiche, amministrative del nostro territorio.
A Luca Bortoli, a cui spetta un’eredità impegnativa, desidero formulare i più cordiali auguri per il suo nuovo incarico: sostenuto dalla fede dia spazio al suo intuito e alla sua creatività in questi tempi così ricchi di cambiamenti e di trasformazioni. Ereditare un patrimonio culturale e storico come quello della Difesa del popolo è un’occasione di grande esercizio della propria responsabilità, per questo gli manifesto la mia stima e vicinanza.
Luca Bortoli assume il suo nuovo incarico a pochi giorni dalla pubblicazione della nuova enciclica di papa Francesco, Fratelli tutti. Sono convinto che il contesto dell’enciclica possa in qualche modo disegnare anche una traiettoria del suo impegno come direttore di un giornale, cioè pensare a una Chiesa al servizio della fraternità. La Difesa del popolo è un giornale locale della Chiesa di Padova che si estende su province diverse e si confronta con mondi culturali e con sensibilità assai varie, e che comunque si deve sentire parte di un paese e di un’Europa e di un mondo che sono tra loro interconnessi.
L’invito del papa alla fratellanza universale credo possa diventare veramente uno sguardo con il quale il nuovo direttore potrà intraprendere il proprio impegno. La Chiesa saprà essere sempre più vicina al Vangelo e più unita al suo interno quanto più saprà testimoniare e suscitare fraternità.
✠ Claudio Cipolla
vescovo di Padova