Antonio, testimone di pace. Ecco il Giugno Antoniano

L’attenzione, quest’anno, è focalizzata su tre parole chiave per il momento attuale: pace, non violenza e difesa dei poveri/giustizia

Antonio, testimone di pace. Ecco il Giugno Antoniano

È Antonio difensore dei più deboli il filo rosso della 18a edizione del Giugno Antoniano. L’immagine che appare nei manifesti è quella dell’affresco di Pietro Annigoni nella Cappella delle Benedizioni al Santo che rappresenta sant’Antonio che affronta il tiranno Ezzelino da Romano. «Quest’anno – spiega padre Antonio Ramina, rettore della basilica – abbiamo voluto guardare a sant’Antonio come a un testimone di non violenza, in termini molto generali, per cui focalizziamo l’attenzione soprattutto su tre aspetti: il primo sul suo operare a favore della riconciliazione come testimone di pace, il secondo come testimone di non violenza e il terzo è il tema di Antonio contro le diverse forme di ingiustizia. Un tema che attraversa vari momenti nel programma del Giugno Antoniano, anche se poi non tutti gli appuntamenti sono pienamente orientati sul questo filone, ma sono più di carattere culturale o musicale. Quindi da un punto di vista tematico sono tre le parole chiave: pace, non violenza e difesa dei poveri-giustizia». Nell’episodio raffigurato da Annigoni si racconta l’incontro fra un Antonio indebolito nel fisico, poche settimane prima della morte, e il tiranno Ezzelino da Romano che resta sordo alle parole del frate. Viene infatti cacciato e, se in un primo momento questa immagine ci rimanda un Antonio perdente, in realtà moralmente ne esce come vincitore. «La tradizione – sottolinea il rettore – ci dice che Antonio ha trovato il coraggio di parlare contro questo tiranno per sedare la sua violenza, ma non sembra avere ottenuto grandi risultati, tuttavia un grande risultato sta nel fatto che lui abbia trovato comunque il coraggio di parlare. Attualizzando la figura di Antonio, possiamo rivedere i conflitti che stiamo vivendo in più parti del mondo e gli appelli alla pace che vengono fatti a più voci che però, molto spesso, non vengono ascoltati». È quindi un Antonio che difende i deboli, che siano essi vittime del terrorismo o di guerre, donne maltrattate, violate o uccise, persone disabili a cui dare opportunità e dignità, persone alla ricerca di giustizia e capaci di perdono, o che si “rialzano” dopo una caduta esistenziale. Proprio la possibilità di cambiare e rinascere a nuova vita è il centro dell’evento clou della rassegna: è infatti dalla droga, dalla strada, dalla notte, dalla ricerca forsennata di senso e di felicità che nascono i Reale, la band di christian rock che sarà protagonista di un concerto-testimonianza venerdì 21 giugno, nel sagrato della basilica alle 21. «Antonio è uomo di riconciliazione – conclude padre Ramina – uomo in grado di creare legami, opportunità di ripartenza. La testimonianza dei Reale, per la storia che hanno alle spalle, è proprio in questo senso. Antonio tante volte è proprio l’uomo della ripartenza nel senso che consente a tutti i peccatori di riprendere il cammino, consente alle famiglie di riallacciare rapporti, la sua difesa a favore delle persone vessate dagli usurai consente a queste persone di riprendere una vita normale: in questo senso è l’uomo della ripartenza. Potremmo anche dire che il Giugno Antoniano in qualche modo raccoglie il tema del Giubileo che sarà quello dei pellegrini nella speranza: la speranza è proprio di chi non perde mai il coraggio e la fiducia di poter ripartire. Antonio è testimone di speranza proprio perché aiuta tutti a ripartire, a rialzarsi, a non lasciarsi mai atterrare dallo scoraggiamento».

Giugno Antoniano: promosso dai frati del Santo e altre realtà
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Il Giugno Antoniano è organizzato dai frati del Santo insieme al Comune di Padova, alla Diocesi e altre realtà (Veneranda Arca di Sant’Antonio, Messaggero di Sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, Museo Antoniano) con la collaborazione dell’Ordine Francescano Secolare di Padova, Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione Palio Arcella.

Appuntamenti sul tema della pace

Sabato 8 alle 16.30 nella sala dello studio teologico: “Parole di pace” con Mariapia Veladiano e Cristina Bellemo; sabato 15 alle 10 all’Istituto sant’Antonio dottore: “Linguaggi di pace per una società riconciliata”.

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