Al via il Torneo delle Regioni: a Vigonza si sfidano le squadre di calcio a 5 con atleti down provenienti da tutta Italia

Tre giorni di calcio, anzi tre giorni entusiasmanti di calcio a cinque. A Vigonza, alle porte di Padova, da venerdì 8 novembre fino a domenica 10, è in programma l’edizione 2019 del Torneo delle Regioni, appuntamento annuale che riunisce le formazioni regionali di calcio a cinque composte da atleti con la sindrome di down e coordinato dalla Fisdir, la Federazione italiana Sport Paralimpici degli intellettivo relazionali.

Organizzato per la prima volta in Veneto, è l’evento sportivo più importante assieme al campionato nazionale che si disputa solitamente in primavera e che quest’anno ha visto Ferrara come palcoscenico. A contendersi la vittoria, in tre giorni di agonismo e rispetto dell’avversario, ci saranno gran parte dei ragazzi che hanno partecipato al Mondiale in Brasile vestendo la maglia dell’Italia e classificandosi terzi, tra cui Davide Vignando che avevamo conosciuto nel 2018 assieme al papà Michele . E proprio l’onlus Asd Sport21 , di cui fanno parte, è promotrice di questo fine settimana di sport: «Vedendoci attivi da diversi anni, la Federazione ci ha proposto di organizzare il torneo in Veneto, – racconta Michele Vignando, direttore sportivo – Noi abbiamo accettato sapendo che vitto e alloggio degli atleti sarebbe stato a carico nostro. Ci siamo attivati e abbiamo scoperto la sensibilità di tanti singoli cittadini che hanno contribuito a realizzare tutto questo. Nel frattempo abbiamo anche cambiato nome in Sport-IN Veneto perché Sport 21 stava per trisomia 21, ma siccome la nostra società non ha solo atleti Down è giusto parlare di in-tegrazione».

Otto le Regioni d'Italia presenti

La formazione del Veneto che partecipa al Torneo delle Regioni è composta da cinque atleti provenienti da Padova, assieme a un sesto che, pur essendo della Basilicata, si allena e gioca da tre anni in città, e altri due ragazzi che vengono da Montebelluna. Otto le regioni partecipanti: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Abruzzo, Emilia-Romagna, Piemonte e, ovviamente, il Veneto. Le regole sono le stesse utilizzate nelle altre competizioni nazionali e internazionali con 20 minuti di gioco per tempo e 10 minuti di pausa. Si inizia venerdì dalle 9 fino alle 12.50, poi dalle 15 fino alle 18; stesso orario sabato, mentre domenica si giocheranno le finali dalle 9 alle 12.30 e successivamente ci sarà spazio per le premiazioni. Le partite si disputeranno nei palazzetti dello sport di Peraga e di Perarolo, sempre a Vigonza.

Domenica pomeriggio spazio alla prima tappa del Torneo Special

E domenica pomeriggio? No, non si sbaracca anzi si raddoppia con la prima tappa del Torneo Special che riunisce squadre “miste” non solo composte da atleti con la sindrome di down, ma con differenti disabilità intellettiva e relazionale. Una competizione nazionale che si disputa una volta al mese fino ad aprile nei palazzetti delle città partecipanti: ci saranno circa 130 atleti per 11 squadre provenienti da Padova, Treviso, Montebelluna, Chioggia, Rovigo, Thiene, ma anche da Parma, Trieste e Trento.

Sabato, spettacolo di magia al teatro di Vigonza con ricavato dato in beneficenza

Tutto questo è stato possibile grazie alla bontà di veri e propri benefattori che hanno impegnato le proprie energie e risorse economiche per realizzare un evento non solo sportivo, ma anche sociale. Dai palazzetti messi a disposizione dal Comune di Vigonza, al supporto del Comune di Padova, passando per medici, pullman e trasporti, ognuno ha dato la propria mano. Venerdì serata di gala in compagnia degli atleti all'interno di villa Pacchierotti De Benedetti, mentre il “Frank Cadillac club”, gruppo di artisti illusionisti e prestigiatori, sabato sera dalle 20.30 alle 22.30 al teatro “Quirino De Giorgio” messo a disposizione dal Comune di Vigonza, inscenerà uno spettacolo il cui ricavato andrà totalmente a coprire le spese del torneo: «Quello che per loro può sembrare poco, per noi è tantissimo. Ho trovato grande sensibilità umana», conclude Michele Vignando.