Accompagnatori dei genitori. C’è fatica, ma pure voglia di continuare
Accompagnatori dei genitori L’équipe diocesana dei formatori fa il punto della situazione
A dieci anni dall’inizio del cammino di iniziazione cristiana l’investimento sulla formazione degli accompagnatori dei genitori è stato molto significativo. Ha richiesto un grande lavoro dell’équipe diocesana – si stimano circa 3.500 persone incontrate – per formare adulti capaci di mettersi accanto ad altri adulti, accogliere le domande della vita e trovare significati che la orientino. Una ricchezza sommersa che ha stupito. Siamo passati da una catechesi tradizionale per i ragazzi a un itinerario di primo-secondo annuncio dove la Parola già ascoltata risuoni nel quotidiano. Dalla perplessità iniziale, abbiamo poi condiviso entusiasmo, impegno e gioiosa fatica, riscontrando come il cammino di Ic può essere un’occasione di fede con gli adulti nelle parrocchie. Le relazioni che si instaurano aiutano a esprimere il proprio vissuto, le domande che abitano la vita e accade che alcuni genitori si coinvolgano nei servizi della comunità, magari intraprendendo la strada dell’accompagnamento. Come equipe, in questi ultimi anni, abbiamo riscontrato negli accompagnatori stanchezza e fatiche e in noi è nato il desiderio di metterci in ascolto, facendo sentire vicinanza e offrendo un aiuto per ritrovare senso nel servizio e riprendere il cammino. A ottobre scorso, nelle serate di ripresa del corso base “Compagni di viaggio”, abbiamo dato la possibilità di dare voce alle difficoltà incontrate, trovando insieme, non tanto soluzioni, ma la forza per continuare il cammino. L’esperienza dell’Ic continua a essere una grande ricchezza sia per chi accompagna, sia per chi è accompagnato: le relazioni che si instaurano aiutano a stare nel quotidiano con la Parola e far nascere il desiderio di Dio nella propria vita.
Emanuela Guerra e l’équipe formatori degli accompagnatori dei genitori