Parlateci dei bambini ucraini. Silenzio assordante sulle piccole vittime
Un silenzio assordante. A dispetto del fiume di parole che ha accompagnato il passaggio a Roma del presidente ucraino Zelensky, sabato scorso, c’è un tema su cui sembra calato il più pesante dei sipari.
Parliamo dei bambini ucraini che sarebbero stati «rapiti» o «deportati» o «sottratti temporaneamente dalla zona di combattimento» da parte delle autorità russe per preservarli dalla violenza, a seconda delle versioni fornite da Kiev o Mosca. Sì, abbiamo saputo che nei quaranta minuti di udienza privata con papa Francesco anche di questo si era parlato, ma non ci sono stati aggiornamenti di sorta. In molti attendevano di capire quale fosse la mediazione riservata del Vaticano, altri si sono soffermati sulla felpa nera di...