Natale, chiamati alla fede autentica. Doloroso rinunciare alla messa. Ma la fede non si esaurisce qui
Prima quella frase avventata del ministro agli Affari Regionali Boccia: «Non sarebbe un’eresia far nascere Gesù Bambino due ore prima». Poi la raccomandazione della Commissione Europea, contenuta nelle linee guida relative alle misure anti-Covid nelle festività: «No agli assembramenti per le messe di Natale, considerare di evitare cerimonie religiose con grossi assembramenti, sostituendole con iniziative online, in televisione o in radio».
Il polverone che si è sollevato sul possibile spostamento d’orario appare del tutto ingiustificato o, peggio, la manipolazione politica creata ad arte su un dato insignificante. Oramai sono pochissime le realtà in cui si celebra a mezzanotte: com’è noto la data stessa del Natale è convenzionale, e i riti cattolici prevedono una messa nella notte, non a mezzanotte. Ciò che conta è immergersi nel buio per poi incontrare nella luce il Verbo fatto carne.Lo sconforto, almeno in minima parte, assale invece i credenti...