La nuova primavera del calcio italiano? Lo scudetto del Napoli e la svolta culturale che non arriva
E così dopo 33 anni, il tricolore torna a Napoli e sulla maglia che fu di Diego Armando Maradona, un vero santo in città, al punto che l’amministrazione comunale ha pensato di scalzare san Paolo dalla denominazione dello stadio… Al netto del mese in flessione, della festa prevista per il 30 aprile e rimandata, va detto che è giusto così e che questa è una vittoria che fa bene allo sport e in particolare al più seguito e al più marcio tra di essi.
Nell’ennesimo anno in cui il campionato va in altalena nei punteggi per l’intervento della magistratura (il meno e più 15 della Juve per l’affaire plusvalenze) non solo vince la squadra più forte, che ha dominato la stagione in lungo e in largo, compresa la prima metà della Champions League, ma a cucirsi lo scudetto sulla maglia è anche la società con il quinto monte ingaggi della Serie A: 71 milioni di euro lordi, meno della metà rispetto ai 160 milioni della Juve e poco più del 50 per cento rispetto ai 133 milioni...