Ex Ilva: Costalli (Mcl), “un disastro annunciato frutto di politiche incompetenti”
“Sull’Ilva il disastro non avrebbe potuto essere più totale: è un vero capolavoro di incompetenza, quello che abbiamo davanti agli occhi”.
Questo il duro commento del presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), Carlo Costalli, alla notizia che la cordata franco-indiana che ha rilevato il gruppo industriale tarantino, ha notificato ai commissari straordinari dell’Ilva la volontà di rescindere l’accordo.
Per Costalli si tratta di “una vera bomba sociale che si sta per abbattere sulla città di Taranto, e che si va a sommare all’emergenza ambientale e a quella per la salute pubblica dei cittadini. Da oggi anche con ricadute pesantissime sull’occupazione”. “Uno stato di cose inaccettabile, frutto di scelte politiche pavide e irresponsabili messe in campo non solo da questo Governo, ma anche dai precedenti. Una sommatoria di incompetenze e di veti incrociati fra Parlamento e magistratura che – sottolinea il presidente di Mcl – alla fine ha generato i suoi annunciati disastrosi effetti”.
“Una figura davvero poco edificante anche sul piano internazionale per il nostro Paese, incartato su stesso e incapace di concepire politiche di ampio respiro”, conclude Costalli.