Covid-19 non ferma gli abusi: "Non dobbiamo essere Chiesa che si preoccupa della sua facciata per evitare lo scandalo"
E' iniziato il secondo anno di attività per il "Progetto Safe – Educare e Accogliere in ambienti sicuri", co-finanziato dall’Unione Europea con capofila la Comunità Papa Giovanni XXIII e come partners l’Azione cattolica italiana, il Centro sportivo italiano, il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna con il Centro Interdisciplinare di Ricerca sulle Vittime e la Sicurezza (CIRVIS). Un progetto che vede impegnati i diversi soggetti in un percorso biennale da novembre 2019 a novembre 2021. Il primo anno di lavoro ha avuto come obiettivo l’attuazione di una politica di tutela dei minori e delle persone vulnerabili da parte delle tre organizzazioni partners del progetto. Ora invece iniziano i percorsi formativi per associati e responsabili. Il 2 ottobre, un webinar con padre Hans Zollner della Pontificia Commissione tutela dei minori e Linda Ghisoni, sottosegretaria al Dicastero laici, famiglia vita, ha dato il via ufficiale all'anno formativo.
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