Serve davvero che qualcuno ti accompagni spiritualmente?
Una madre ti ha partorito. Una madre, la Chiesa, ti accompagna verso Lui. E poi, come ha fatto con Gesù, ti lascia andare
Caro Cleopa, proprio tu fai una domanda così? Tu che dopo aver vissuto accanto a Gesù te ne sei andato verso la campagna triste, perché ti aveva detto che sarebbe risorto e con ciò sono passati già tre giorni? E ti sembra che ti abbia “tirato un pacco”!
Proprio tu poni questa questione, tu che sei stato accompagnato a vedere il Regno di Dio proprio dalle sue stesse parole mentre predicava alla gente e ora non riesci a vedere che chi ti sta parlando è proprio il Signore Risorto? Caro Cleopa perché fai una domanda tale? Pensa: chi ti ha fatto nascere? Sei forse nato da solo? Chi ti ha portato dalla posizione gattoni a quella eretta? Ti sei arrangiato? Chi ti ha aiutato a camminare e ad andare in bicicletta? Chi ti ha aiutato a leggere, a parlare correttamente? Chi ti ha insegnato a mangiare e a distinguere il bene dal male? Chi ti ha insegnato a lavarti le manine da piccolo?
Non puoi sbagliare la risposta. È una sola. Puoi dire solamente: «Mia Madre». La Madre ti ha partorito. La Madre ora ti accompagna. Questa Madre, per la tua vita di fede, è la Chiesa stessa, con il mandato affidato a lei da parte del Signore: accompagnare a Lui, anche quando si trova sotto attacco e chiede scusa per i suoi errori.
Nella fede tu sei nato in quel battistero dove sei stato immerso «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». Ma poi? Certo, sei andato a catechismo, come si diceva una volta, hai frequentato la parrocchia. Poi? Poi sei diventato grande, caro Cleopa, hai cominciato a porti le domande e a fare esperienze anche distanti da quello che hai imparato dalla tua catechista. Te lo immaginavi diverso Gesù in questi anni? Ma con chi ne hai parlato? Chi è stato il tuo compagno di parole? Un altro che come te aveva perso la speranza nella presenza del Risorto?
In quale locanda ti sei fermato in questi anni a raccontare le tue delusioni, senza che nessuno ti spezzasse il pane del cielo? È da tanto che non parli di te e delle tue cose con qualcuno che ti spiega le Scritture e sa intercettare il tuo vissuto? Lo so: sono passati anni. Ma allora perché la locanda che frequenti non ti ha ancora scaldato davvero il cuore come vorresti?
Mi domandi perché è bene essere accompagnato spiritualmente? È vero, puoi farne anche a meno. Nella locanda si mangia, si dorme e si vive. Non ci saranno corse di canto da parte tua verso i tuoi fratelli a Gerusalemme. Così fan tutti. Ti basta così? Sei davvero contento così?
La Madre, ricordalo Cleopa, oltre a partorirti ti aiuta anche ad aprire gli occhi. Ti aiuta a vedere oltre l’apparenza. E tesse con te il senso delle cose. Piano piano. Non ti spingerà mai a fare quella cosa o l’altra: ma ti immetterà ritmi di desiderio perché il movimento possa essere tuo, solo tuo.
Poi, la Madre, come ha fatto Gesù con voi, a un certo momento sparisce. Quando il senso si dischiude e il desiderio si innesca, la Madre ti lascia andare. Non c’è bisogno di lei. Perché lei, che ti ha partorito il cuore stesso, ha riattivato nel suo interno, la sua stessa presenza. Lei, Madre, Chiesa, Cristo.
Cleopa, dimmi, secondo te serve davvero che qualcuno ti accompagni spiritualmente?