Parlamento Ue: risoluzione per dichiarare l’emergenza climatica in Europa. Discussione a Strasburgo
(Strasburgo) Una proposta di risoluzione per dichiarare l’emergenza climatica e ambientale in Europa sarà votata dal Parlamento europeo giovedì 28 novembre insieme a una seconda in vista della Cop25, la Conferenza Onu sui cambiamenti climatici (Madrid, 2-13 dicembre), a cui parteciperà una delegazione di eurodeputati.
Lunedì in emiciclo si è svolto un dibattito sul tema della neutralità climatica. Interventi accorati e contrastanti: per un verso c’è chi chiede “decisioni immediate, ambiziose e concrete” perché “il pianeta non ci sopporta più. O cambiamo o scompariremo” (César Luena, gruppo dei Socialisti e democratici); chi sollecita una “posizione comune tra Parlamento, Commissione e Consiglio”, come segnala Dolores Monstserrat (Popolari); chi invoca un ruolo leader dell’Ue nell’”agire, non solo parlare, rispettando gli impegni presi” e “coinvolgendo i Paesi del G20” che si sono defilati (Márton Gyongyosi, Non iscritti).
Ma c’è anche chi chiede si metta fine al “terrorismo e all’allarmismo climatico”; chi parla di “propaganda”, chi protesta perché il Parlamento chiede sforzi ai cittadini ma non si adegua all’emergenza, e continua a generare emissioni con il regolare pendolarismo di personale e documenti tra le due sedi (Strasburgo e Bruxelles).
Numerose le attese nei confronti della “new green deal” il piano preconizzato dalla Commissaria eletta Ursula von der Leyen, a cui si chiederà con la risoluzione, anche di inserire l’obiettivo della riduzione del 55% delle emissioni di Co2 entro il 2030. Mercoledì Von der Leyen sarà in plenaria per presentare la nuova squadra e il suo programma per il prossimo quinquennio.