Ozono. A Padova Est doppiato il limite di legge annuale. Legambiente: "Fare di più contro lo smog"
Giovedì scorso a Padova est il valore per la protezione della salute umana dall’ozono, che è di 120 microgrammi per metro cubo d’aria, ha doppiato il limite massimo annuale previsto per legge, che è di 25 giorni.
“Infatti la centralina di via Carli - - dichiara Lucio Passi, responsabile delle politiche antismog di Legambiente Padova- ha raggiunto i 50 giorni di superamento e quella di via Internato ignoto segue a 48. Entrambe le centraline sono state posizionate per monitorare le emissioni degli inceneritori, ma non c’è dubbio che la qualità dell’aria risenta del forte traffico della zona direzionale. Il dato è decisamente più alto di quello registrato dalla centralina Arpav della Mandria, che misura l’inquinamento di fondo: 36 giorni di superamento, comunque ben al di là del limite annuale.”
“Dal 2004 – ricorda Passi - cioè da quando l’Arpav fornisce i dati sul limite per la protezione umana, la nostra città ha sempre superato il limite annuale. Nel 2019 Padova è ancora una volta fuorilegge per l’ozono ed siamo entrati nel sedicesimo anno consecutivo di illegalità . Serve un vero cambio di passo nella lotta allo smog anche perché l’ozono– prodotto principalmente dal traffico veicolare- è il contraltare estivo dell’inquinamento da polveri sottili (PM10) dei mesi più freddi. PM10 che a Padova nel 2019 ha già superato i 35 giorni consentiti di sforamenti giornalieri arrivando a 47. Bene la progettata nuova linea del tram ed il piano alberi, ma i tempi sono lunghi. Vanno messe in cantiere più decise, rapide e incisive azioni strutturali sulla mobilità urbana, che disincentivino seriamente il traffico privato e promuovano modalità sostenibili di trasporto di persone e merci, a partire dal un esponenziale potenziamento del trasporto pubblico, anche arrivando a forme di tariffazione per scoraggiare l’utilizzo delle auto, non dimenticando di organizzare il car pooling urbano (auto condivise) di potenziare car sharing e la ciclabilità.
Fonte: Legambiente Padova