Migranti, Londra pronta a trasferire i richiedenti asilo in Ruanda
Intesa siglata a Kigali e contemporaneamente annunciata dal primo ministro Boris Johnson. Si applica a chi entra nel Regno Unito "illegalmente", ad esempio a bordo di camion o via nave
Gran Bretagna e Ruanda hanno firmato oggi un accordo che introduce la possibilità di trasferire nel Paese africano i richiedenti asilo che facciano ingresso nel Regno Unito "illegalmente", ad esempio a bordo di camion o via nave, e che sempre nel Paese africano sia accolta la loro domanda di asilo. L'intesa è stata siglata a Kigali dalla ministra degli Interni britannica, Priti Patel, e il ministro degli Esteri ruandese, Vincent Birut, ed è stata contemporaneamente annunciata a Londra dal primo ministro Boris Johnson.
Secondo Patel, il provvedimento, che è stato duramente contestato dall'opposizione britannica e da gruppi di attivisti e ha anche sollevato perplessità in ambienti delle Nazioni Unite, "è pienamente conforme a tutte le leggi internazionali e nazionali". Nel contesto della misura, ha proseguito la ministra nel corso di una conferenza stampa da Kigali, alle persone trasferite verrà fornito aiuto per quanto riguarda alloggio e assistenza sanitaria per un periodo che può arrivare fino a cinque anni, in modo tale che possano poi vivere in Ruanda. Patel ha sostenuto inoltre che "la grande maggioranza" di chi arriva nel Regno Unito via mare verrà considerato per il trasferimento. Ai rifugiati, stando a quanto riferito in una nota il ministero degli Interni, verrà fornito un "biglietto di sola andata" per il Ruanda.
Stando al ministero britannico e a quanto affermato da Johnson, la misura mirerebbe a favorire il controllo dei confini, affrontare l'immigrazione illegale e a colpire le reti criminali internazionali che ne approfittano. L'iniziativa avrà un costo iniziale di 120 milioni di sterline, circa 144 milioni di euro, che andranno a finanziare non solo il sistema di accoglienza ruandese ma più in generale anche "lo sviluppo economico e la crescita" del Paese africano. L'intesa, sempre secondo gli Interni, dovrebbe diventare operativa già nei prossimi mesi.
Contestualmente all'accordo il ministero degli Interni ha annunciato che le forze armate prenderanno il comando della situazione delle imbarcazioni di migranti nel canale della Manica già da stanotte, assieme all'agenzia governativa per il controllo delle frontiere. Il governo ha già stanziato 50 milioni di sterline, circa 60 milioni di euro, per finanziare queste operazioni.
Il ministro di Kigali, rispondendo ai giornalisti, ha ricordato che il Ruanda accoglie già 130mila rifugiati e ha affermato che l'intesa fra Kigali e Londra costituisce un tentativo di rispondere alla crisi internazionale dei migranti. Rispetto all'entrata in vigore dell'accordo, Patel ha detto che sta al Ruanda dare dettagli sulle tempistiche. Londra comunque, ha aggiunto la ministra, è "pronta per essere operativa".
La proiezione esterna della gestione dei rifugiati in Ruanda è già prevista da un memorandum d'intesa firmato con la Danimarca nell'aprile 2021. Il Paese africano ospita inoltre richiedenti asilo vulnerabili trasferiti dalla Libia nell'ambito di un'iniziativa coordinata dall'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr). (DIRE)