Il Libano spegne la luce: senza benzina e futuro? Il debito pubblico è di 90 miliardi di dollari
Sull’orlo dell’abisso, il Libano sopravvive fra mille contraddizioni stridenti. A Beirut si ripetono gli assalti alle banche: bloccati i conti correnti, evaporati i risparmi, la lira libanese va convertita in dollari al mercato nero anche per la spesa quotidiana.
Ma i “Pandora Papers” rivelano che Riad Salamé (governatore della banca centrale), come il premier Najib Mikati, ha stivato i propri soldi nei paradisi fiscali: il “Paese dei cedri”, infatti, svetta nella lista con 346 società offshore, più del doppio di quelle della Gran Bretagna. Per settimane, il carburante era introvabile. Il “partito di dio” ha tamponato l’emergenza con il petrolio iraniano: navi approdate in Siria via Suez e poi decine di autocisterne hanno attraversato la valle della Bekaa, feudo di...