Fatti

Rubavano immagini di vita quotidiana e rivendevano i filmati in rete per poche decine di euro a migliaia di “guardoni”. Per gli investigatori però è solo la punta dell’iceberg. Le 11 persone, indagate dalla polizia postale con l’accusa di associazione per delinquere e accesso abusivo a sistema informatico, potrebbero essere perseguite anche per reati connessi alla diffusione di pedopornografia. Negli oltre 50 terabyte di filmati sequestrati ci sono infatti anche bambini colti nella intimità di casa. Al Sir Mario Pollo, antropologo dell’educazione, già docente di sociologia e pedagogia all’Università Lumsa di Roma, spiega come questi fatti siano dei campanelli d’allarme “per portarci a una riflessione e a un impegno collettivo” su un fenomeno molto più ampio e complesso

La chiamiamo Olga e non possiamo dare troppi dettagli sulla sua vita, per non metterla in difficoltà. Il Sir l’ha raggiunta al telefono nella sua casa a Mosca, per avere la testimonianza di come vive nella capitale della Federazione russa chi è contro la guerra e non può o non vuole andare via. Olga lavora anche per una Ong internazionale – anche questa ci è stato chiesto non fosse resa identificabile – e insegna psicologia in una facoltà universitaria. Impotenza, attesa, paura sembrano essere i tratti di un tempo che è iniziato già ben prima del 24 febbraio, giorno in cui è solo “caduta la maschera”, dice Olga, che precisa: cancellerà dal suo telefono ogni riferimento ai contatti avuti per questa intervista perché “la polizia ora ferma le persone per strada e chiede di vedere le chat di whatsapp e telegram”.

In Etiopia circa 400.000 persone nella regione del Tigray rischiano la fame e la morte e anche nel resto del Paese la popolazione inizia a fare scorte di grano, a causa della siccità, della carestia e della crisi ucraina. Il racconto di Laura Arici, appena tornata da una missione nel Paese africano, dove opera da 50 anni l'associazione padovana Gruppo missioni Africa (Gma)

Una conferma molto “risicata”. Lunedì 6 giugno, il Partito conservatore ha tenuto un voto di fiducia nei confronti del primo ministro Boris Johnson, il cui esito, però, è stato ampiamente sotto le aspettative e sta mettendo in dubbio la tenuta del governo sul lungo periodo.

Incerto ancora il numero dei morti. Le parole di vicinanza del vescovo Claudio. Il vescovo Claudio esprime la sua vicinanza alla Comunità africana francofona della Diocesi di Padova affermando che «il dramma della strage compiuta nella chiesa di San Francesco Saverio a Owo, nella Diocesi di Ondo, in Nigeria, durante la messa di Pentecoste provoca grande sgomento. 

Nella sola provincia di Padova, si raggiungerebbe l’84,5 per cento del fabbisogno energetico. «Se riuscissimo a installare pannelli solari sui tetti dei 16.912 capannoni industriali e artigianali della provincia di Padova, potremmo coprire l’84,5 per cento del fabbisogno energetico delle nostre aziende».

Salari bassi? Prospettive personali riviste dopo la pandemia? Scansafatiche? Motivazioni che strattonano il lavoro stagionale tra offerta e domanda, ma a pesare è anche una scarsa organizzazione cronica di chi ricerca manodopera solamente al ridosso dell’estate

Sono 20.928 le persone sbarcate in Italia dall’inizio dell’anno a oggi (5000 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Sull’isola della Sicilia il centro non riesce a soddisfare neanche i bisogni primari. Barabino (Fcei): “Condizioni reception non buone”. Le prime tre nazionalità di arrivo sono Bangladesh, Egitto e Tunisia. Palazzotto presenta interrogazione parlamentare a Lamorgese

Nel 2021 l’autosufficienza è stata garantita ma la popolazione dei donatori è diminuita rispetto al periodo pre-Covid e si è invecchiata. I dati delle attività e quelli preliminari del 2022 diffusi dal Centro Nazionale Sangue in vista del 14 giugno, data in cui ricorre il "World Blood Donor Day"