Fatti

Sono circa 130 e sono principalmente discariche di cui è impossibile individuare i responsabili. La Regione ha adottato un piano d’intervento, valutando l’urgenza di alcune aree, per procedere alla bonifica. I fondi, però, coprirebbero solo un terzo degli interventi

Dopo lunghe ore di indiscrezioni, mezze notizie, conferme a bassa voce da parte di sacerdoti che nell’anonimato rompevano il silenzio, la conferma del blocco dei conti delle diocesi del Nicaragua (pur senza precisare quali e quanti) e della stessa Conferenza episcopale, oltre che di altre organizzazioni ecclesiali, è arrivata sabato dalla stessa polizia del dittatore Daniel Ortega, che in una nota ufficiale comunica di aver avviato un’indagine su diverse diocesi cattoliche per presunto riciclaggio di denaro, che avrebbe gestito illegalmente “fondi e risorse provenienti da conti bancari” di oppositori condannati.

Raggiunto telefonicamente dal Sir, mons. Paolo Bizzeti, vicario apostolico dell’Anatolia e presidente di Caritas Turchia, non si stupisce della vittoria del presidente Erdoğan. “È comunque una vittoria”, dice. “Molti si aspettavano da queste elezioni la fine dell’era Erdoğan e invece non è stato così”. Il vescovo parla delle sfide che attendono il governo, tra le quali emergono purtroppo ancora le ferite del terremoto. “Gli auguro di continuare a incrementare una politica di collaborazione con tutte le forze politiche, sociali, religiose e culturali presenti nel Paese. La Turchia è un Paese ricco di tante risorse e varietà che sono una ricchezza da valorizzare e non da penalizzare”

Diffuso nei giorni scorsi, il 4° Rapporto annuale sul terrorismo e il radicalismo in Europa, curato dall’Osservatorio sul radicalismo e il contrasto al terrorismo in Europa (ReaCT), diretto da Claudio Bertolotti. Il documento conferma che negli ultimi tre anni la frequenza degli attacchi terroristici è rimasta lineare. Europa terza regione maggiormente colpita dai terrorismi. In Italia sale la minaccia dell’anarchismo insurrezionale

Un missile russo ha colpito una struttura medica a Dnipro: morte due persone e altre 23 sono state ferite, tra cui due bambini. Medici senza frontiere: "Gli attacchi alle strutture mediche e al personale sono inaccettabili e devono cessare. Le parti in conflitto devono prendere tutte le precauzioni necessarie per risparmiare strutture sanitarie e civili dagli attacchi"

L’accusa di Save the Children, che rivela come a maggio sono stati lanciati sul paese un totale di 107 missili e circa 100 attacchi con droni, con un aumento del 28% rispetto ad aprile. L’Organizzazione chiede a tutte le parti di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e sui diritti umani e garantire che i civili e case, scuole o ospedali siano protetti dagli attacchi

Amnesty International e la Commissione internazionale dei giuristi pubblicano un nuovo rapporto per denunciare le gravi limitazioni e l’illegale repressione dei diritti delle donne e delle bambine da parte dei talebani. “La procura della Corte penale internazionale dovrebbe aggiungere il crimine contro l’umanità di persecuzione di genere nell’indagine in corso sulla situazione in Afghanistan”

Medici Senza Frontiere si dice seriamente preoccupata per il “continuo deterioramento delle condizioni di vita dei migranti e rifugiati sull’isola greca di Lesbo, dove sono state registrate numerose segnalazioni di violenze, presunti rapimenti e respingimenti, e privazioni di cibo e riparo”. E chiede alle autorità greche di indagare su queste segnalazioni e di attuare condizioni di accoglienza sicure e dignitose per chi resta sull'isola