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“Daremo a Indi il migliore addio che possa avere e se lo merita. Nostra figlia è stata battezzata e, quindi, avremo un funerale cristiano, con un coro e la musica dell’organo. Sarà una giornata molto triste ma anche molto speciale. Nella bara, insieme alla nostra bambina, ci sarà il suo agnellino musicale, quel giocattolo che amava tanto e che suona tutte le sue ninna nanne preferite”. 

Prime vittime i giovani, a pesare l’impatto degli shock climatici. Fondazione Cesvi presenta la 18a edizione italiana dell’Indice Globale della Fame: la situazione più grave in Burundi, Lesotho, Madagascar, Niger, Rep. Centrafricana, Rep. Dem. Congo, Somalia, Sud Sudan e Yemen

Nel novembre del 2015, otto anni fa, un piccolo gruppo di giornalisti della Fisc, durante un viaggio in Israele, riuscì ad entrare nella Striscia di Gaza e fare visita alla parrocchia latina della Sacra Famiglia. La stessa parrocchia dove oggi hanno trovato riparo oltre 700 sfollati cristiani che hanno perso tutto a causa della guerra. Ripercorriamo quei giorni nella Striscia con i ricordi di una dei giornalisti presenti allora, Michela Ricci del Nuovo Diario Messaggero di Imola.

La notizia da Medici senza Frontiere: due palestinesi rimasti feriti sono morti perché le ambulanze che avrebbero dovuto soccorrerli non sono riuscite a lasciare l'ospedale di Khalil Suleiman, dove lavora un team di Medici Senza Frontiere (Msf), bloccate dalle forze israeliane

Da gennaio inizia il gas, da aprile l’elettricità. L’uscita dal mercato tutelato, rimandata a partire dal 2017, è alle porte e riguarderà circa 6 milioni per le utenze gas e 9,5 milioni di utenze domestiche elettriche. Chi manterrà le garanzie saranno coloro che rientreranno nella fascia di vulnerabilità, stabilita secondo criteri di fragilità. A dare il definitivo addio al mercato tutelato è stato il Consiglio dei ministri che lunedì 27 ha approvato un decreto sull’energia che non contiene ulteriori proroghe.

Gli under 25 sono la spina dorsale di associazioni legate a temi ecologici, per i diritti civili e per la pace, ma ci sono anche coetanei che impiegano le loro ore per fare del bene, ma scelgono forme di volontariato non “classico”. Niccolò Gennaro: «Interpretano spesso il loro impegno in una visione integrale che non si accontenta dell’adesione a un’organizzazione, ma che cerca continuamente declinazioni pratiche»