Villa Immacolata. Percorso, a partire da questa domenica, dentro al silenzio. Per coglierne alcune sfumature: potenza, stupore, solitudine

Silenzio che fa paura e silenzio che è forza, repulsione e attrazione. Il silenzio va custodito, contemplato. Attrae perché siamo immersi in rumori e frastuoni, allontana perché è mistero. Da qui parte la proposta di Villa Immacolata “Approdo al silenzio”: tre domeniche, una al mese a partire dal 24 gennaio e una giornata conclusiva in aprile. «Ogni incontro un’immagine, l'Eden, l'orto degli ulivi e il Cenacolo – spiega don Federico Giacomin, direttore della casa di spiritualità diocesana e accompagnatore nel percorso – e una sfumatura del silenzio: la potenza, lo stupore, la solitudine. Chi ha più esperienza può diventare parola per chi non ne ha e chi non ha abitudine con esso può diventare domanda verso chi invece ne ha. L’idea nasce perché chi viene qui chiede di essere aiutato al silenzio. Entrare nel silenzio significa entrare nella paura o in Dio? Da un punto di vista cristiano il silenzio è una grazia e si approda all’esperienza di Dio».

Il primo incontro, online su Zoom dalle 15.30 alle 18.30, richiama la potenza delle immagini, in particolare quella dell’Eden. Questo il tema: “L’hortus conclusus: proteggere il silenzio dalle immagini che ci tolgono la quiete. L’ecologia della mente e del cuore". Poi il 21 febbraio, lo stupore e il giudizio nell’immagine del Getsemani: “Ci sono quelli che sembrano in silenzio, ma nel loro cuore giudicano gli altri: costoro parlano continuamente”. Il 21 marzo, infine, la solitudine nel Cenacolo, nell’inferno di Hugo contrapposto alla beatitudine in san Bernardo. Si conclude il 24 aprile con con una escursione ai ruderi del Venda con l’esperienza del silenzio itinerante. Informazioni: 049-5211340 e villaimmacolata.net