Valdobbiadene, petizione online e raccolta firme per non rinunciare alla sala auditorium Boccasino
È scaduta la convenzione per la gestione, che era parrocchiale, e quindi è chiusa dalla scorsa estate. Don Penon: «Siamo fiduciosi in una riapertura»
Una petizione e più di 580 firme raccolte sulla piattaforma change.org, oltre a quelle cartacee messe assieme in diverse attività commerciali del paese. C’è una parte consistente di Valdobbiadene che non vuole rinunciare alla sala auditorium Nicolò Boccasino di viale Mazzini, il piccolo cinema teatro temporaneamente chiuso dalla scorsa estate e che a causa della scadenza della convenzione in essere per la gestione, tra la parrocchia e l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, rischia di essere smantellato definitivamente in quanto ritenuto non economicamente vantaggioso allo stato attuale. Una decisione sofferta per uno stabile che trova sede al terzo piano di palazzo Endimione, a ridosso della piazza Maggiore, e che negli ultimi 17 anni era cresciuto quale centro culturale e punto di riferimento per tante associazioni del mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo. La ristrutturazione era terminata nel 2006, riqualificando integralmente la colossale, ma fatiscente struttura dell’ex supercinema Endimione. Costruito negli anni Sessanta del secolo scorso, apparteneva al beneficio parrocchiale della parrocchia di Valdobbiadene, per poi pervenire in proprietà all’Istituto diocesano per il sostentamento del clero dopo la legge di emanazione concordataria del 1985. Fu così convenuto con la parrocchia che l’ex supercinema fosse ristrutturato e dal complesso architettonico, oltre ai locali da affittare per ricavare il reddito necessario al sostentamento, fosse ottenuta anche una sala polivalente a uso di parrocchia e comunità civile. Una convenzione scaduta lo scorso febbraio mette a repentaglio il proseguo della sala Boccasino, già chiusa dalla scorsa estate per motivi economici che non consentono di rinnovare le manutenzioni necessarie, fino a quando non saranno decisi futuro e gestione. «Per la parrocchia è importante sottolineare che le valutazioni sul futuro del Boccasino vanno affrontate anche in base alle richieste e alle esigenze della comunità tutta –spiega il parroco di Valdobbiadene, don Romeo Penon – e per questo, dopo la chiusura temporanea, avevamo invitato tutti a interrogarsi sulla necessità di continuare ad avere una sala teatro». Richieste ed esigenze tradotte oggi in un appello alla parrocchia stessa «affinché si prodighi per la riapertura della sala, locale unico nel suo genere a Valdobbiadene». «Attualmente non ci sono novità, ci vorrà ancora un po’ di pazienza, ma siamo fiduciosi in un prossimo rinnovo che tenga in vita la sala» aggiunge don Penon. Sul tema ha espresso la vicinanza dell’amministrazione comunale e la volontà di continuare a collaborare e sostenere la sala anche il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, che ha evidenziato come il territorio necessiti di una struttura adeguata per implementare l’offerta delle sale comunali.
Gianluca Renosto