Si apre l’Anno giubilare. Domenica 29 dicembre si parte dal Seminario e si procede in Cattedrale per la celebrazione di apertura

Domenica 29 dicembre i fedeli sono convocati nella chiesa del Seminario vescovile: qui avrà inizio, e continuerà in Cattedrale, la celebrazione di apertura

Si apre l’Anno giubilare. Domenica 29 dicembre si parte dal Seminario e si procede in Cattedrale per la celebrazione di apertura

«Stabilisco che la Porta santa della basilica di San Pietro in Vaticano sia aperta il 24 dicembre del presente anno 2024, dando così inizio al Giubileo ordinario. Stabilisco inoltre che domenica 29 dicembre, in tutte le cattedrali e concattedrali, i vescovi diocesani celebrino la santa eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare. (...) Il pellegrinaggio da una chiesa verso la Cattedrale sia il segno del cammino di speranza che, illuminato dalla Parola di Dio, accomuna i credenti. (...) Durante l’Anno Santo, che nelle Chiese particolari terminerà domenica 28 dicembre 2025, si abbia cura che il popolo di Dio possa accogliere con piena partecipazione sia l’annuncio di speranza della grazia di Dio sia i segni che ne attestano l’efficacia». Così ha scritto papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo ordinario 2025, che ha per titolo Spes non confundit, la speranza non delude. Quindi, anche la Chiesa di Padova – domenica 29 dicembre – apre solennemente l’Anno santo. L’appuntamento, per i fedeli, è alle 16 nella chiesa del Seminario vescovile. «La celebrazione sarà quella della “messa stazionale” del vescovo – spiega don Gianandrea Di Donna, responsabile dell’Ufficio per la liturgia – È una modalità antichissima di celebrazione con cui il vescovo, partendo da una chiesa “minore” si reca processionalmente in Cattedrale o in altra chiesa maggiore. Si tratta, nel gesto della processione, di un’allusione al pellegrinaggio tipico dello spirito giubilare: pellegrini di speranza. Le “messe stazionali” sono inoltre manifestazione piena della Chiesa per la presenza del vescovo, dei presbiteri, dei diaconi e di tutti i ministeri e dell’intero popolo di Dio. Tutta la Diocesi è convocata». L’inizio della celebrazione dalla chiesa del Seminario, che è stata statio di partenza del Giubileo della misericordia (2016) e sede del Sinodo diocesano, «non è una parte a sè – sottolinea don Di Donna – ma è già la celebrazione eucaristica, con i riti di introduzione, di apertura dell’Anno giubilare. Verrà proclamato il Vangelo “tipico” dei giubilei, il capitolo 4 di Luca, e si darà lettura di alcune parti scelte della bolla di indizione. Poi, in processione, accompagnati dallo stesso crocifisso usato nel Giubileo della misericordia, i fedeli si recheranno in Cattedrale». Il vescovo, sul sagrato, dopo aver benedetto l’acqua lustrale (che si usa per le benedizioni e la memoria del battesimo) in battistero uscirà per aspergere l’assemblea, memoria del battesimo, inizio della fede, di fronte al luogo generativo della Diocesi (il battistero). Quindi sulla soglia della porta della basilica innalzerà il crocifisso, invitando i fedeli a venerarlo, e acclamerà: «Ave, croce di Cristo, unica speranza». «Il papa – continua don Di Donna – ha indicato che il crocifisso è il segno di questo Giubileo. Questo perché la nostra speranza che non delude (Rm 5,5) è proprio il Signore Gesù crocifisso, nel quale – solo – c’è salvezza: “La speranza, infatti, nasce dall’amore e si fonda sull’amore che scaturisce dal Cuore di Gesù trafitto sulla croce” (Francesco, bolla di indizione del Giubileo 2025, n. 3). Seguendo poi il Crocifisso tutti processionalmente varcheranno il portale ed entreranno nella basilica Cattedrale, madre di tutte le chiese della Diocesi, cantando: “In te la nostra gloria, o Croce del Signore. Per te salvezza e vita nel sangue redentor. La Croce di Cristo è nostra gloria, salvezza e risurrezione». Domenica 29 dicembre non verrà aperta nessuna Porta santa in Diocesi di Padova. «Non si apre una porta santa perché dal 1300 a oggi nei Giubilei ordinari mai si sono aperte porte sante oltre alle quattro della città di Roma. L’anno Santo straordinario della misericordia fu un’eccezione, aprendo porte sante in tutte le Diocesi del mondo: fu la prima volta nella storia della Chiesa. Il papa ha dato a questo giubileo una caratterizzazione ordinaria, a eccezione della porta santa nel carcere di Rebibbia. Il 29 dicembre apriremo il Giubileo – unitamente a tutte le Diocesi del mondo – nel senso che daremo inizio all’itinerario spirituale che il Giubileo porta in sè».

Messa di Natale nella stazione ferroviaria

Martedì 24 dicembre, alle 22, messa di Natale in stazione. A “impersonare” la Sacra Famiglia sono quest’anno un papà, una mamma e il loro figlio provenienti dalla Costa d’Avorio. Tra i fedeli passa un bastone del pellegrino – che rievoca il tema del Giubileo 2025, “Pellegrini di speranza” – con appesa una zucchetta per contenere l’acqua. L’animazione della celebrazione – promossa dai missionari Comboniani – è affidata al gruppo “Rinascita”, che si è costituito nel 2017 per iniziativa di alcuni giovani migranti. Come a ogni edizione, viene proposto di sostenere un progetto di solidarietà: la Escola Industrial de Carapira, un istituto tecnico in Mozambico, fondato sessant’anni fa.

Un sito e un pieghevole dedicati al Giubileo in Diocesi

È online il sito giubileo2025. diocesipadova.it È stato stampato, inoltre, un pieghevole con tutte le informazioni per vivere l’anno santo, che sarà disponibile per le parrocchie alla celebrazione del 29 dicembre (verrà distribuito in Cattedrale in pacchetti da 100 copie a 5 euro a pacchetto). Per informazioni si può scrivere a: giubileo2025@ diocesipadova.it

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