Padre Nazzareno Contran. Buon viaggio, padre Neno
Il comboniano, originario di Piove di Sacco, farà la Pasqua in cielo con i fratelli sacerdoti: don Alfredo (2007) e padre Sergio (2017)
Padre Neno (Gaetano Nazzareno) Contran ci ha lasciato giovedì 23 marzo: il 26 agosto avrebbe compiuto 90 anni. Al momento della notizia della sua morte il primo pensiero è andato ai due fratelli sacerdoti: don Alfredo, direttore per 28 anni della Difesa del popolo, scomparso il 20 ottobre 2007 a 82 anni e padre Sergio, mancato sei anni fa il 25 marzo 2017, dopo 57 anni di vita missionaria. Faranno Pasqua insieme in paradiso. Nato a Piove di Sacco, inizia la sua formazione come comboniano nel noviziato di Gozzano nel 1949, fa la sua prima professione religiosa nel 1951, quella perpetua nel 1957 ed è ordinato sacerdote il 31 maggio 1958, dopo gli studi di teologia in parte in Spagna e in parte a Venegono Superiore (Varese). Nei primi anni di apostolato missionario – speso tra i giovani – ottiene un licenza in teologia, studia missiologia, sociologia e ottiene un diploma in scienze politiche e in giornalismo. Scrivere sarà la grande passione della sua vita e un servizio stupendo ed efficace fatto all’annuncio del Vangelo e all’Africa. Due i suoi grandi impegni come comboniano: direttore di riviste missionarie, giornalista e scrittore e, secondo, superiore e coordinatore di attività missionarie in Italia, Spagna e in diversi paesi d’Africa (Togo, Kenya, Congo). Nel 1970 parte una prima volta per la missione in Togo, dove viene scelto come responsabile del gruppo comboniano. Subito si appassiona alla cultura del popolo e al mondo della religione vudù, che racconta attraverso raccolte di proverbi locali, e articoli e divulgazione di foto, scattate da vero professionista. Ritorna in Togo da superiore provinciale per altri sei anni. Dal 1994 al 1997 è a Nairobi nella redazione di New People, la rivista comboniana del Kenya. La decisione di iniziarne una nuova per i paesi francofoni, lo porta a Kinshasa, dove fonda Afriquespoir e la dirige per dodici anni. . Padre Neno è stato un grande comunicatore, con uno stile di scrittura chiaro e molto efficace. Ha raccontato la gente dell’Africa, la loro dignità, la loro umanità e spesso, la loro vita eroica, fino al dono completo della loro vita nel martirio, per la pace, la libertà, il rispetto dei diritti. Per la sua intelligenza e le sue capacità, gli è stato chiesto anche un servizio all’interno della congregazione comboniana: spesso è stato superiore di comunità, in Kenya e in Congo, ma soprattutto è stato per due volte superiore di delegazione e provinciale in Togo. Per nove lunghi anni fu anche segretario generale delle attività di animazione missionaria dei comboniani nel mondo. Dal 2020 era nella comunità di confratelli anziani e ammalati a Castel d’Azzano, Verona. A inizio marzo, la sua situazione sanitaria precipita e dopo un momento in cui sembrava riprendersi, ci lascia. La sua morte suscita grande emozione in molte persone e in varie nazioni del mondo. In tanti gli siamo riconoscenti e con il detto africano lo salutiamo: padre Neno, che la terra ti si leggera.
padre Gaetano Montresor
Superiore dei Comboniani di Padova