Opera della Provvidenza. 2 febbraio, al via le iniziative giubilari

L’Opera della Provvidenza – che è inserita nei 32 luoghi giubilari della Diocesi di Padova – per i “pellegrini di speranza” ha ideato diverse proposte, da vivere individualmente o in gruppo, che avranno una sorta di avvio ufficiale domenica 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore (conosciuta come Candelora), con la prima messa giubilare nel santuario dedicato a Maria Madre della Provvidenza (alle 16.30) e con il suggestivo concerto Candlelight concert (alle 18; per i dettagli si veda la sezione Mosaico del giornale).

Opera della Provvidenza. 2 febbraio, al via le iniziative giubilari

«L’Opsa, per sua natura e per la vita che qui si svolge, è un luogo dove la speranza si vive in ogni senso: si riceve, si offre, si coltiva, si crea – spiega don Roberto Ravazzolo, direttore generale e rettore del santuario – Siamo contenti che la nostra struttura sia un luogo giubilare. Vorremmo condividere, con chi in quest’Anno Santo decidesse di farci visita, la possibilità di fare un’esperienza di contatto con le fragilità, e quindi di inclusione. Dico spesso che per approcciarsi alle disabilità e alla non autosufficienza, bisogna conoscerle. Sarebbe bello che chi entra qui come pellegrino-visitatore, uscisse con la voglia di mettersi in gioco e diventare un “creatore di speranza”, partecipando al bene che qui opera ogni giorno». Sono al momento tre le proposte che accompagneranno i pellegrini all’Opsa. Ogni prima domenica del mese, alle 16.30, si celebrerà in santuario una messa giubilare, che si aggiunge alla regolare programmazione liturgica. La seconda proposta è “Walking Alive”: un breve percorso – dedicato in modo particolare agli adolescenti – all’interno della Chiesa che permetterà una riflessione e una preghiera sui temi della fede, della speranza e della carità. “Walking Alive” si conclude davanti all’icona Maria Madre della Provvidenza, l’opera di Fernando Michelini diventata il simbolo del santuario. Al termine i pellegrini avranno la possibilità di un momento di condivisione con gli ospiti. La terza proposta è dedicata ai gruppi: si tratta della Via Vitae, itinerario complementare alla Via Crucis. Il percorso guidato a tappe nasce dalla consapevolezza che farsi carico delle fragilità vuol dire scoprire che quelle stesse fragilità, che all’Opsa possono identificarsi con le disabilità o con le patologie della persona anziana, a prima vista appaiono delle “croci”, ma in realtà sono la testimonianza di vite non deluse dalla speranza, e trasformate in vita nuova. Per i dettagli: operadellaprovvidenza.it/giubileo-2025

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)