Lugo, adolescenti e fede. L'incontro con Gesù è possibile
Tra di loro c’è chi ha continuato a coltivare la propria fede anche dopo aver ricevuto i sacramenti. C’è chi invece si è fermato al termine del catechismo. E poi c’è chi non teme di esprimere i propri dubbi sulla Chiesa come gerarchia, sulla verità dei miracoli, sull’affidabilità delle Scritture…
Per questo ai quaranta adolescenti che frequentano i gruppi giovanissimi, la parrocchia di Lugo di Vicenza ha dedicato un campo che ha messo a tema proprio la fede, senza preamboli od orpelli. «Lo facciamo ogni quattro anni – spiega Diego Rigon, vicepresindente dell’Ac di Lugo – in modo che tutte le annate possano viverlo». I punti forti sono due: «Anzitutto proviamo a partire dalle domande dei ragazzi, per poi cercare insieme le risposta. E poi, con l’aiuto di una persona non credente, abbiamo affrontato tutti i dubbi emersi da parte dei ragazzi».
Il messaggio finale è uno: «Oggi per ognuno di noi – riprende Diego – avere un rapporto vero con Gesù è possibile, e questa è la cosa più importante. Semmai la domanda è: come possiamo farla crescere questa relazione? Cercando continuamente l’incontro, come con una persona, e l’incontro è possibile a messa».
Nei momenti di confronto, a Casa Serena sul Grappa, si è provato a far chiarezza sui punti più controversi percepiti dai ragazzi, senza pretendere un cambio di prospettiva da parte loro, ma aprendo spazi di riflessione profonda. Accanto a questo, non sono mancati i momenti di preghiera e lettura della Parola. «All’inizio del campo c’era un po’ di scetticismo, ma alla fine c’è stato un riscontro molto positivo – conclude il responsabile – Da venerdì 11 ottobre riprendiamo il percorso annuale e la sfida adesso è comprendere come coinvolgere attivamente gli adolescenti alla partecipazione alla messa domenicale. Di certo, il camposcuola ha bisogno di una sua continuazione nell’ordinario e noi dieci educatori stiamo riflettendo sulle modalità da mettere in gioco».