La Big Vocal Orchestra incanta il pubblico al Verdi. Con il concerto "C'è un posto per tutti" oltre 13 mila euro per le Cucine Popolari
C’è un posto per tutti, il concerto di solidarietà a favore delle Cucine economiche popolari che ieri sera – domenica 11 febbraio – ha visto il tutto esaurito al Teatro Verdi di Padova, ha portato sul palco del teatro della città per la prima volta le CEP – Cucine economiche popolari, realtà della Chiesa di Padova da 142 anni impegnata nel servizio delle persone più povere e vulnerabili offrendo pasti, vestiti, ascolto, relazione, servizi ambulatoriali e tanto altro.
Un’occasione per far conoscere le CEP, per ringraziare quanti quotidianamente si adoperano nei vari servizi (suore francescane elisabettine, operatori, volontari), e per raccogliere fondi che possano permettere la continuità dei vari servizi alle persone più in difficoltà, oltre a lanciare il messaggio “Vieni e vedi”, che invita a varcare la soglia delle “Cucine” per sperimentare e conoscere di persona la realtà.
E proprio alla base del concerto di beneficenza c’è stata l’esperienza diretta di chi ha incontrato le Cucine e ha desiderato mettere energie e competenze a disposizione.
Voluto dalla Fondazione Nervo Pasini che gestisce le Cucine economiche popolari lo spettacolo è stato possibile infatti grazie a felici e generose “coincidenze”: C’è un posto per tutti ha visto confluire la disponibilità del Teatro Verdi da parte del Comune di Padova; l’entusiasmo della Big Vocal Orchestra diretta da Marco Toso Borella, che si è subito messa a disposizione con uno spettacolo entusiasmante, ricco e originale e che vede molti dei coristi alternarsi nell’esperienza del “pasto sospeso”; la sponsorizzazione di Banca Generali Private, nata dall’incontro tra CEP e la private bank a seguito dell’esperienza del Volontariato d’impresa alle Cucine da parte di due consulenti finanziarie.Un successo di rete e un successo per lo spettacolo che ha animato la platea con le circa 200 voci della Big Vocal Orchestra intrecciando musica, coreografie e letture spaziando dal ritmo latino della Missa Criolla di Ariel Ramirez al Signore delle Cime di Bepi De Marzi nell’omaggio alla tragedia del Vajont nel 60° anniversario, dai Carmina Burana di Carl Orff con i Nirvana di Smell like teen spirits, ai medley dei Coldplay, di Michael Jackson o dei Queen fino al gran finale che ha visto il pubblico travolto in prima persona dalla gioia del gospel Giants di Donald Lawrence.
«È stata una serata importante per le Cucine e intensa – commenta sr Albina Zandonà, direttrice delle CEP – oltre alla bravura della Big Vocal Orchestra mi ha colpito in particolare il fatto che il concerto sia stato pensato proprio come “un abito su misura” per la nostra realtà. Attraverso l’arte, la musica e la bellezza la Big Vocal Orchestra è riuscita a trasmettere i valori che le Cucine vivono ogni giorno e ci auguriamo che questo messaggio abbia raggiunto anche il numeroso pubblico presente».
Un concerto-spettacolo dal messaggio fortemente inclusivo, di attenzione all’altro che ha registrato un incasso di 12mila euro che insieme ai circa 1.500 euro di ulteriori offerte raccolte durante la serata andranno a sostenere le Cucine economiche popolari di Padova.
Una “prima volta” sul palcoscenico del Teatro Verdi di Padova delle Cucine economiche popolari di Padova che in questo 2024 vivono un’altra prima volta rientrando nel Charity Program 2024 della Padova Marathon con il progetto Una doccia per tutti, a cui si può contribuire attraverso rete del dono: https://www.retedeldono.it/progetto/corri-le-cucine-economiche-popolari
Con soli 5 euro si può garantire una doccia calda agli ospiti delle CEP.
Fonte: Ufficio Stampa Diocesi di Padova