«Don Alessandro Spiezia è tra voi e per voi a Vigonza. Insieme si cresce e si va avanti»
Nel pomeriggio di sabato l'ingresso di don Alessandro Spiezia a Vigonza, accompagnato dal ringraziamento delle comunità di Zugliano, Grumolo e Centrale dove ha trascorso gli ultimi quattro anni e accolto dal saluto del sindaco prima della celebrazione presieduta dal vescovo Claudio. «Da soli – ha ricordato il vescovo nella sua omelia – non possiamo farcela, ci stancheremmo presto lungo la via. È nella comunione fraterna che misuriamo la nostra capacità di escludere doppi fini e interessi personali, per servire il Signore con lealtà e purezza di spirito».
Ci sono due sentimenti contrapposti, l'uno a fianco dell'altro sul palco in piazza.
C'è il rammarico del sindaco di Zugliano, per un congedo inaspettato. E c'è la gioia del sindaco di Vigonza, per l'arrivo di don Alessandro Spiezia. Ad unirli, una consapevolezza che risuona poi anche nell'omelia del vescovo Claudio: essere comunità parrocchiale significa sentirsi parte della più grande comunità diocesana. E tra fratelli che condividono lo stesso cammino, ci si spartisce anche i pesi, ci si aiuta nelle difficoltà.
Zugliano saluta e Vigonza accoglie, ma entrambe sanno che c'è una storia unica, condivisa, che prosegue.
«Tutti compiamo errori - ricorda il vescovo - sempre ci sarà chi tirerà indietro ma don Alessandro viene per tenere accesa la speranza, la voglia di andare avanti, noi come gli apostoli che accompagnano Gesù nel cammino verso Gerusalemme. La nostra meta, e il senso della presenza di don Alessandro qui, è avanti a noi, sono le cose del cielo, è la nostra Patria celeste. Ma da soli non possiamo farcela. Serve il miracolo che il Signore faccia davvero di noi un "noi", che superi gli egoismi, e ci renda capaci di servire il Signore con lealtà e purezza di spirito».
E don Alessandro, nel suo saluto finale, risponde all'augurio formulatogli dal sindaco di essere "spezia", capace di dare profumo e gusto ai nostri cibi: «Vi chiedo una cosa, un po' di lentezza. Quando si deve salire su un treno in corsa, bisogna che il convoglio rallenti un po' per non finire schiacciati». L'importante è salirci tutti a bordo di quel treno. Poi la velocità verrà strada facendo. L'importante è che la direzione sia già chiara.