Cucine popolari. Attraverso il cibo s’impara ad accogliere la diversità
Cucine popolari. I ragazzi di quarta e quinta della scuola primaria sono coinvolti in un laboratorio dal titolo “Se apri non scarti”
Per avvicinare i bambini al tema dello scarto, inteso sia nella sua accezione ambientalista che sociale, le Cucine
economiche popolari hanno avviato il progetto “Se apri non scarti”, rivolto alle quarte e quinte della scuola primaria. Tra gli obiettivi dell’iniziativa, avviata il 20 marzo per concludersi il 4 aprile, anche quello di far conoscere agli alunni questa realtà della Diocesi dedicata alla cura delle persone in stato di bisogno. Il laboratorio inizia, infatti, con una breve presentazione delle Cucine e prosegue con la lettura di un brano che stimola la riflessione sullo scarto e su come spesso i pregiudizi possano ingannare. Si passa quindi all’attività pratica, con la preparazione di dolci e pasticcini realizzati con cibo apparentemente poco attraente, che accompagnato da ingredienti “amici” si può rivelare in tutta la sua bontà. «I bambini capiscono al volo – racconta entusiasta Claudia Margagliotti, pasticcera di mestiere e volontaria per il laboratorio – È un’esperienza molto bella, perché i bambini sono attentissimi. Sarà che a me piace stare con loro. Ascoltano, sanno tantissime cose e sono interessati agli argomenti che trattiamo. Riescono subito a collegare i due aspetti: il riciclo del cibo e la diversità tra le persone. L’importanza di non scartare quello che a un primo sguardo sembra meno interessante». Il pandoro, ad esempio: si può mangiare anche a Pasqua. «Faccio vedere loro come anche questo cibo, con l’aiuto di altri ingredienti “amici”, come cioccolata o marmellata, e grazie al lavoro delle loro mani, può trasformarsi in qualcosa di bello e di buono. Comprendono così che non bisogna soffermarsi all’apparenza, ma andare oltre. Loro ci riflettono e sono molto collaborativi». Alla fine i bambini scrivono su un cartellone le parole che li hanno più colpiti durante il laboratorio e dopo una riflessione finale, fanno merenda con quello che hanno preparato. Il laboratorio è finanziato dal Comune di Padova nell’ambito dei “Progetti condivisi per la promozione della partecipazione popolare anno 2022 - Servizi scolastici”.