Conselve, la Settimana della Comunità a inizio Quaresima. Una sosta per rinfrancarsi
Conselve A inizio Quaresima è in programma la Settimana della comunità. Fa da spunto il conflitto israelo-palestinese per aprire gli occhi sui vari conflitti che ci sono nel mondo
T orna a Conselve la “Settimana della comunità” all’inizio della Quaresima. Un’opportunità d’incontro – dal 14 al 18 febbraio – con i diversi appuntamenti, condivisa dalle numerose realtà associative che gravitano in parrocchia. «La sosta dagli incontri ordinari non è un fermarsi statico e inoperoso. È invece un tempo che la comunità si regala, che ci offriamo per motivare e rilanciare atteggiamenti e scelte quotidiane. È un fermarsi che ricrea, che fa star bene, che rinfranca» ricorda il parroco, don Claudio Zuin, sottolineando proprio gli scopi con i quali è nata questa esperienza a livello diocesano nel 2017. Si inizia il Mercoledì delle Ceneri, 14 febbraio, che oltre alle due messe di orario alle 8.30 e alle 18.30, prevede una celebrazione della Parola alle 15.30 per i ragazzi e la sera alle 21 per gli adulti. La Settimana si propone di approcciare «un tema di stretta attualità – sottolinea il vicario parrocchiale, don Ivan Catanese – ma sul quale forse non abbiamo finora avuto modo di approfondire la nostra conoscenza: il conflitto israelopalestinese. Dura da decenni ormai e si è riacutizzato, come ben sappiamo dopo i fatti tragici dello scorso 7 ottobre». Così giovedì 15 febbraio alle 20.30 al Cinema Marconi, viene proiettato il film 200 metri, l’odissea di un padre al di là della frontiera del regista Ameen Nayfeh, ambientato in Palestina, in una zona attraversata dalla barriera di separazione israeliana. La proiezione verrà introdotta e commentata da Patrizia Parodi, della Difesa del popolo. Venerdì 16, dalla sera prenderà avvio l’adorazione notturna: «Si tratta di un’esperienza felicemente collaudata nella nostra comunità – afferma Cristina Berto, componente della presidenza del consiglio pastorale parrocchiale – Alle 21 vi sarà un momento guidato dai giovani, incentrato proprio sui temi del momento, in particolare i conflitti presenti quasi in ogni angolo del mondo; poi si alterneranno nel corso della notte, garantendo una presenza continua nella cappella invernale, che ovviamente accoglierà chiunque vorrà sostare in adorazione». L’adorazione eucaristica si concluderà nel corso della mattinata successiva. Sabato 17, alla messa prefestiva delle 18.30, l’omelia sarà proposta da suor Lucia Corradin, elisabettina, per 18 anni in servizio al Caritas Baby Hospital di Betlemme. La religiosa poi sarà presente alla “cena povera” che si svolgerà in patronato dopo la celebrazione e che sarà arricchita dalla sua testimonianza, mentre tutto il ricavato verrà devoluto all’ospedale dove ha prestato servizio la religiosa.
Conselvano
“Aggressività, empatia, tenerezza… attraverso il linguaggio del cinema per comunicare in modo consapevole e fecondo”. È questo il titolo del percorso rivolto ad adulti e giovani, organizzato dall’Azione cattolica del vicariato del Conselvano, che si articola in tre incontri – lunedì 19 febbraio, lunedì 4 e martedì 12 marzo – al cinema Marconi di Conselve (dalle 20.45). «Saremo aiutati da Arianna Prevedello, scrittrice, animatrice culturale ed esperta di cinema» spiega Fiorenza Donà, vice presidente adulti dell’Ac di Conselve. E proprio Arianna Prevedello sottolinea il senso del percorso: «Come comunichiamo è quanto diamo in consegna a livello di relazioni alle persone che ci abitano accanto e su queste dinamiche ci giochiamo quasi tutto: anche la serenità delle nostre giornate oltre che tantissime questioni educative e affettive. Per noi credenti, peraltro, il Vangelo è pieno di sollecitazioni in tal senso che ci fanno riflettere su quanto le nostre parole e i nostri atteggiamenti, verbali e non verbali, possano essere o meno un volto – una narrazione autentica ed esemplare – del cristianesimo che professiamo. Attraverso sequenze di cinema avremo modo di riflettere insieme con una concentrazione emozionale coinvolgente e affascinante di quanto la nostra comunicazione sia abitata da aggressività, purtroppo, e quanto invece sia connotata o vocata all’empatia e alla tenerezza, alla misericordia o al giudizio. Ci farà compagnia anche il Vangelo, argine saldo e sempre rivelatore di nuove comprensioni».