Celebrazione liturgica natalizia a Padova
Santa Messa officiata dall’Abate di Santa Giustina don Giulio Pagnoni.
Si è svolta oggi, presso il Duomo dei Militari di San Prosdocimo in Padova, la celebrazione del tradizionale appuntamento liturgico dedicato alla Forze Armate e ai Corpi Armati e non dello Stato, realizzato nel periodo che precede il Santo Natale e organizzato dal Comando Forze Operative Nord dell’Esercito.
All’evento hanno partecipato le principali Autorità civili e militari locali, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma e rappresentanze delle Forze Armate e dei Corpi armati e non dello Stato dei reparti dislocati in Veneto. Era inoltre presente il Gonfalone dell’Università degli Studi di Padova, unico ateneo italiano ad essere insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare.
La funzione religiosa, impreziosita dall’accompagnamento musicale di un ensemble delle Fanfare della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” e dell’11° reggimento bersaglieri e del coro del Duomo dei Militari con all’organo il maestro Alberto Sabatini, è stata officiata dall’Abate del Monastero Benedettino di Santa Giustina, don Giulio Pagnoni, affiancato per l’occasione dai cappellani militari in servizio nel Veneto, tra cui don Maurizio Anzolin del COMFOP Nord che, nell’introdurre la celebrazione, ha voluto dare il benvenuto a don Raimondo La Valle e don Francesco Bregoli, da poche settimane assegnati rispettivamente a Montorio Veronese e Padova.
L’Abate, nella sua omelia, ha invitato ad una profonda riflessione sul significato della Natività, esortando i presenti ad appropriarsi dei valori di speranza testimoniati dalla nascita di Gesù Cristo.
Al termine della Santa Messa, il Comandante delle Forze Operative Nord, Generale di Corpo d’Armata Maurizio Riccò, dopo aver ringraziato i cappellani militari per il loro prezioso servizio, ha rivolto un pensiero all'avvio, il 24 dicembre, del Giubileo ordinario, che per il personale della Difesa e delle Forze di Polizia e di Sicurezza verrà celebrato a Roma l’8 e il 9 febbraio. Proprio per tale eccezionale occorrenza ha voluto citare un breve passo contenuto nella Lettera del Santo Padre per lo storico evento: “…..Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante. Il prossimo Giubileo potrà favorire molto la ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia, come segno di una rinnovata rinascita di cui tutti sentiamo l’urgenza. Per questo ho scelto il motto Pellegrini di speranza….”. Ha quindi rivolto ai partecipanti e alle loro famiglie il proprio indirizzo di augurio per le prossime festività natalizie, riprendendo l’auspicio espresso dal Vescovo di Padova, Mons. Cipolla: che l’Anno Santo ci doni la sua grazia e faccia di noi “pellegrini di speranza”.