Bando per i loghi di Cucine popolari e Fondazione Nervo Pasini. La fantasia a servizio della carità
In un tempo dove l’immagine e il simbolo valgono molto, a livello di comunicazione è impossibile non adeguarvisi. E così l’ufficio diocesano della Pastorale dell’educazione e della scuola ha colto l’invito delle Cucine economiche popolari e della Fondazione Nervo-Pasini a coinvolgere gli studenti nell’ideare e disegnare i loghi di queste due realtà molto attive sul fronte della carità e della solidarietà verso le persone più disagiate.
Infatti le Cucine popolari operano a Padova dal 1882. Ogni giorno offrono pasti caldi a una media di 400 persone che vivono situazioni di povertà o disagio sociale, facendo loro trovare non solo di che sfamarsi ma un luogo accogliente e ospitale. Inoltre vengono offerti l’assistenza medica di base, il servizio di docce, guardaroba e lavaggio indumenti.
La Diocesi di Padova e la congregazione delle suore Elisabettine, da sempre impegnate in quest’opera, ultimamente hanno inteso attribuire personalità giuridica a questo ente, costituendo la Fondazione Nervo-Pasini, che porta il nome di due preti padovani grandi testimoni di carità: mons. Giovanni Nervo, fondatore di Caritas italiana, e mons. Giuseppe Benvegnù Pasini, suo successore nella direzione della stessa.
Ora, è desiderio dell’ente gestore dotare tali realtà – Fondazione e Cucine popolari – di due loghi che le identifichino. Si è così pensato di aprire un concorso di idee che possa coinvolgere, oltre agli specialisti, anche giovani universitari e studenti delle superiori (terze, quarte, quinte). «Al di là della realizzazione materiale del bozzetto, il nostro obiettivo è far conoscere, soprattutto fra i giovani, questa opportunità di volontariato, coinvolgendoli attivamente sia in possibili esperienze di Pcto, sia in semplici esperienze di servizio, a favore degli ultimi» hanno spiegato in una lettera congiunta, indirizzata a tutti i dirigenti degli istituti secondari e agli insegnanti di religione, don Lorenzo Celi, don Luca Facco e suor Albina Zandonà. A breve sarà pubblicato il bando.