"Antonio 20-22". Oltre 3 milioni di passi sulle orme di sant'Antonio
1990 chilometri a piedi da percorrere in 97 giornate di cammino, per un totale di oltre 3 milioni di passi. Svelati il tracciato e il calendario del progetto Antonio 20-22, da aprile a novembre 2021
Capo Milazzo, Messina, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Vibo Valentia, Cosenza, Castrovillari, Lauria, Polla, Salerno, Caserta, Cassino, Trevi, Rieti, Terni, Spoleto, Assisi, La Verna, Montepaolo, Rimini, Bologna, Ferrara, Rovigo, Padova, Venezia, Camposampiero, Conegliano, Sacile, San Daniele del Friuli, Gemona Del Friuli. Sono queste le principali tappe di arrivo e ripartenza dell'itinerario antoniano che valorizzerà da aprile a novembre 2021 gli ottocentenari antoniani, con 1990 chilometri a piedi da percorrere in 97 giornate di cammino, per un totale di oltre 3 milioni di passi. È il nucleo portante del «Progetto Antonio20-22» che i frati conventuali del Nord Italia hanno ideato per celebrare i tre grandi anniversari antoniani del triennio 2020-2022: la vocazione francescana di Antonio, il suo naufragio in Italia e il primo incontro con san Francesco, con il suo svelarsi al mondo come grande predicatore e santo.
A presentare le tante novità e il programma del progetto sono stati – in diretta sulla pagina Facebook @fratidisantantoniodipadova – fra Roberto Brandinelli, Vicario provinciale, attualmente alla guida della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei frati minori conventuali; fra Paolo Floretta, coordinatore del «Progetto Antonio20-22»; fra Oliviero Svanera, Rettore della Pontificia Basilica del Santo.
Fra Roberto Brandinelli ha rivelato che «qualcuno aveva suggerito di aspettare tempi migliori, quando potremo parlare di coronavirus al passato, magari nel 2022 chissà, ma per noi la concomitanza storica dell'arrivo in Italia di Antonio e del suo primo incontro con Francesco ad Assisi il 30 maggio 1221 è troppo importante per non essere valorizzata. Anche papa Francesco, con una lettera inviata al nostro ministro generale, ci spinge a cogliere l'occasione rappresentata da questo anniversario. Quindi, partiamo con fiducia!».
È fra Paolo Floretta a entrare nel merito di questa «partenza con fiducia»: «Quando abbiamo iniziato a sviluppare il «Progetto Antonio20-22» avevamo pensato di iniziare dalla Sicilia da gennaio, proseguendo con la Calabria in febbraio e così via, ma la pandemia non ce l'ha concesso. Abbiamo quindi ricalendarizzato il cammino e parte degli eventi corrispondenti dalla primavera, dalla Pasqua in poi. Partiremo da Capo Milazzo, luogo dello sbarco di Antonio in Italia, martedì 6 aprile prossimo. Saremo a Messina venerdì 9 aprile, quindi passeremo lo Stretto e cammineremo tutti i giorni con tappe tra i 15 e i 30 chilometri per poter arrivare ad Assisi sabato 29 maggio, nell'anniversario esatto del grande Capitolo delle stuoie del 1221, quando san Francesco raccolse attorno a sé tutti i suoi frati, Antonio compreso.
Passato lo Stretto di Messina e approdati nello Stivale, in 15 giorni di cammino attraverseremo l'intera Calabria, per entrare in Basilicata il 24 aprile e in Campania il 27. Toccheremo Reggio Calabria, Lamezia Terme, Vibo Valentia, Cosenza, Castrovillari, Lauria, Polla, Salerno, Caserta e Cassino, dove ci immetteremo nel Cammino di San Benedetto per inoltrarci nel Lazio, a partire dal 10 maggio, e quindi entrando in Umbria il 23 maggio.
Questo per quanto riguarda il cammino: lungo il percorso stiamo organizzando anche una serie di eventi culturali e religiosi che invece sveleremo più avanti, di volta in volta, sul nuovo sito www.antonio2022.org e sui social media del «Progetto Antonio20-22», ovvero la pagina Facebook @santantonio2022 e il profilo Twitter che ha lo stesso nome, avviati proprio in questi giorni, mentre a breve sbarcheremo pure su Instagram».
L’arrivo a Padova, alla Basilica che custodisce le spoglie mortali di sant'Antonio, è previsto invece per sabato 13 novembre. A parlarne è il Rettore, fra Oliviero Svanera, che sarà a sua volta uno dei pellegrini a piedi delle staffette antoniane. «Da Assisi, il progetto prende un andamento mensile, con alcune giornate di cammino scaglionate per raggiungere domenica 20 giugno il santuario francescano di La Verna, in Toscana; poi arriveremo al santuario antoniano di Montepaolo, sulle colline sopra Forlì, sabato 17 luglio; in agosto faremo una deviazione rispetto all'itinerario conosciuto del Cammino di sant'Antonio, portandoci sabato 21 a Rimini, città molto importante per sant'Antonio, così come del resto Bologna, tappa di arrivo di settembre in concomitanza con il Festival Francescano, sabato 25 settembre. Ottobre è invece il mese dedicato all'altra "porta d'ingresso" del cammino, ovvero Gemona del Friuli, dove sorge la prima chiesa che sia mai stata dedicata a sant'Antonio. Da lì partiremo domenica 10 ottobre. Infine l'arrivo alla Basilica del Santo, camminando in contemporanea tre tronconi di percorso: si riprende l'itinerario da sud, da Bologna; si completa il tratto veneto della via che giunge dal Friuli, da nord, passando per Conegliano e Camposampiero; inoltre si percorrono le due tappe dell'antica via di pellegrinaggio da Venezia. Tutti insieme, festeggeremo a Padova il 13 e 14 novembre l'arrivo, conclusione dell'intero itinerario».
Se il «Progetto Antonio 20-22» entra nel vivo ad aprile, già da gennaio 2021, però, il cammino di Antonio che risale l'Italia prende il via sulle pagine del «Messaggero di sant'Antonio», primo media partner di «Antonio 20-22», che per tutto il 2021 dedica diverse pagine di riflessione e di approfondimento al passaggio di Antonio nei diversi territori, associando a ciascuna regione un tema antoniano specifico che emerge dalla biografia del Santo, dalla sua predicazione e spiritualità. Si parte quindi a gennaio con la Sicilia, terra del naufragio ma pure dell'accoglienza, per proseguire lungo la dorsale d'Italia con Calabria, Basilicata, Campania, Lazio, Umbria, per finire a novembre con il Veneto, punto d'arrivo ma anche di “ripartenza” per una devozione che non conosce confini.
Il «Messaggero di sant'Antonio» già nel corso di quest’anno ha seguito la vicenda biografica di Antonio passo passo nei suoi spostamenti portoghesi e poi in Marocco. Sarebbe incomprensibile sant'Antonio «italiano» senza considerare anche le sue origini, i tormenti e le scoperte portoghesi, lo slancio e il fallimento marocchino...
Allo stesso modo, seguirà il viaggio dalla Sicilia a Padova pure Caritas Antoniana, l’organizzazione senza scopo di lucro attraverso cui i frati della Basilica di Sant’Antonio di Padova realizzano progetti di carità, solidarietà e sviluppo in tutto il mondo. L'impegno verso i Paesi più poveri non viene certo meno nel 2021, e tuttavia le gravi conseguenze sociali ed economiche provocate dal coronavirus in Italia hanno spinto a promuovere interventi che ricalcheranno il percorso di «Antonio 20-22»: in ciascuna regione attraversata, come segno memoriale di carità in occasione dell'ottocentenario del suo ispiratore e protettore, Caritas Antoniana sosterrà un progetto volto a mitigare i dirompenti effetti della pandemia, dandone puntuale riscontro sulle pagine del «Messaggero di sant'Antonio».
Fra Roberto Brandinelli, a nome della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, ha colto l’occasione pubblica della presentazione anche per ringraziare «i tanti uomini e donne che a titolo personale o in rappresentanza di pubbliche amministrazioni, chiese locali, province religiose, enti e associazioni stanno generosamente lavorando sul campo, a Padova e in tutte le regioni che attraverseremo. Il Signore ricompensi tutte queste persone di buona volontà».
Fonte: Messaggero di Sant'Antonio