Famiglia, Bassetti (Cei): "Assegno unico e politiche attive contro l'inverno demografico"
Il presidente della Conferenza episcopale italiana nella 74esima assemblea generale. Sui morti in mare, "esiste un'alternativa agli ingressi irregolari". Evitare forzature sul Ddl Zan, "c'è ancora tempo per il dialogo"
"Guardiamo, ad esempio, al cosiddetto inverno demografico. Papa Francesco nel suo intervento agli 'Stati generali della natalità', ha ricordato che 'le cifre drammatiche delle nascite e quelle spaventose della pandemia chiedono cambiamento e responsabilità'. Quella degli 'Stati generali' è stata anche l'occasione per un'assunzione d'impegno da parte del Presidente del Consiglio, Mario Draghi". Lo dice il presidente della Cei, Card. Gualtiero Bassetti, nell'introduzione dei lavori della 74esima Assemblea Generale, all'Hotel Ergife di Roma.
"Sono ormai più di trent'anni- aggiunge-, che la nostra Conferenza puntualmente ricorda la questione demografica: quello che allora si profilava e che con chiarezza avevano illustrato gli esperti, oggi, per l'implacabile legge dei numeri, è manifestamente presente a tutti. Per risalire la china servono ovviamente gli interventi di carattere fiscale e amministrativo, riassunti ad esempio nell''assegno unico' in via d'implementazione per tutte le categorie di lavoratori e lavoratrici, servono le politiche attive del lavoro soprattutto femminile, rispettose dei tempi della famiglia e della cura dei figli".
"Basta morti sul lavoro"
"E a proposito di lavoro, chiediamo un'attenzione perché questo avvenga sempre in condizioni sicure - dice il presidente della Cei. - Basta morti sul lavoro! È un'emergenza da affrontare: servono una strategia e una forte iniziativa nazionale che coinvolga tutti, Governo, Istituzioni e cittadini. Ci auguriamo che si proceda in tal senso".
Ddl Zan, c'è ancora tempo per il dialogo: evitare forzature
"Sulla trasmissione e sullo sviluppo della vita e della famiglia non sono accettabili soluzioni al ribasso - dice il presidente della Cei. - Per questo la nostra Presidenza è intervenuta con un comunicato a proposito del dibattito in corso sul disegno di legge recante 'Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità'. Ribadiamo come ci sia ancora tempo per un 'dialogo aperto' per arrivare a una soluzione priva di ambiguità e di forzature legislative".
"Quasi una persona su quattro è un nuovo povero"
"Dal 1° settembre 2020 al 31 marzo 2021, le Caritas hanno accompagnato 544.775 persone, in media, 2.582 al giorno - dice il presidente della Cei. - La maggioranza è rappresentata da italiani (57,8%). Quasi una persona su quattro (24,4%) è un "nuovo povero", ossia una persona che non si era mai rivolta in precedenza alla rete Caritas. Si tratta di 132.717 persone in totale, in media 629 nuovi poveri al giorno. Nel corso di oltre un anno di pandemia si sono affacciati alle Caritas almeno 453.731 nuovi poveri".
Migranti, "esiste un'alternativa agli ingressi irregolari e ai morti in mare"
"Circa il fenomeno migratorio - continua il presidente della Cei, - la Conferenza Episcopale Italiana, attraverso i suoi Uffici nazionali, ha garantito l'arrivo in Italia e l'accoglienza in sicurezza di oltre mille profughi dal Medio Oriente e dall'Africa, dimostrando che è possibile un'alternativa agli ingressi irregolari e alle morti in mare, su cui un giorno sarà severo e inappellabile il giudizio di Dio: 'Dov'è tuo fratello?'". (RS-DIRE)
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