CCEE e CEC celebrano il 20° anniversario della Charta Œcumenica. Dichiarazione congiunta dei Presidenti
Dichiarazione Congiunta dei Presidenti del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa e delle Conferenze delle Chiese Europee.
Negli ultimi vent’anni il continente europeo ha generalmente vissuto un periodo di pace, insieme a un miglioramento delle relazioni ecumeniche. Ciò è stato dimostrato in ambiti della vita quotidiana come la testimonianza comune, l’azione nell’ecumenismo locale, come anche i matrimoni interconfessionali. Sono stati raggiunti diversi accordi teologici e una nuova generazione di teologi è stata formata ecumenicamente. Sono fiorite diverse iniziative interreligiose.
Le Chiese hanno rafforzato il loro lavoro verso un mondo giusto e pacifico, non da ultimo a causa del crescente movimento di persone da altri continenti e hanno aumentato i loro sforzi per la cura del creato. Il messaggio della Charta Oecumenica ha contribuito e dato nuovo vigore a tutta questa crescita e trasformazione. Per la pace che abbiamo sperimentato e le conquiste del movimento ecumenico globale, ci rallegriamo e rendiamo grazie a Dio nostro Creatore!
Mentre ci sforziamo per il Regno di Dio, le nostre società e Chiese continuano a essere sfidate dal nostro peccato umano e da tutti i tipi di divisione. Vecchie e nuove divisioni nella Chiesa hanno bisogno di guarigione, le disuguaglianze sociali ed economiche richiedono la trasformazione dei nostri atteggiamenti e delle nostre strutture.
Le continue minacce alla democrazia e all'ambiente naturale richiedono una rinnovata attenzione alla totalità della vita.
La ricomparsa di conflitti armati e attacchi terroristici in alcune parti del continente negli ultimi anni richiede pentimento, perdono e giustizia. Di fronte a queste realtà, mentre le Chiese ridefiniscono il loro ministero nel mezzo della pandemia da Covid-19, riaffermiamo insieme e in spirito di unità il nostro impegno a testimoniare Cristo come nostro Salvatore e la sua promessa di una vita trasformata nella potenza dello Spirito Santo.
Seguendo il testamento di nostro Signore, espresso in Giovanni 17 e nella Charta Oecumenica “perché tutti siano una sola cosa”, siamo consapevoli che l'unità dei cristiani non è solo il risultato dei nostri sforzi umani. Allo stesso tempo questa unità, per la quale Gesù ha pregato e sofferto, deve essere percepibile in questo mondo. In questo senso desideriamo essere strumenti per questa unità e impegnarci nuovamente per rafforzare la comunione ecclesiale attraverso la preghiera e l’azione comuni, offrendo al contempo il nostro servizio al mondo per la promozione della giustizia e della pace.
Rev. Christian Krieger
Presidente della CEC
S. Em. Card. Angelo Bagnasco
Presidente del CCEE