Chiesa nel mondo

 “La politica non sia convenienza o piccolo interesse, ma ‘amore politico’”: è l’auspicio espresso dal card. Matteo Zuppi, presidente della Cei, parlando ai giornalisti subito dopo la celebrazione della Messa, questa mattina, al Meeting di Rimini. 

Pubblichiamo di seguito la lettera che il Presidente della CEI, Card. Matteo Zuppi, ha inviato a Mons. Carlos Enrique Herrera Gutiérrez, Vescovo di Jinotega e Presidente della Conferenza Episcopale del Nicaragua, a seguito delle recenti azioni contro la Chiesa locale.

In Medio Oriente e in Terra Santa “non si potranno superare gli ostacoli odierni nel cammino di riconciliazione, né progettare un futuro sereno, se non si avrà il coraggio di purificare la propria lettura della storia dall’enorme bagaglio di dolore e ingiustizie che ancora condizionano pesantemente il presente e le scelte che spesso oggi si compiono. Non si tratta di dimenticare, certamente. Sarà tuttavia assai arduo costruire un futuro sereno se si pone alla base della propria identità personale, sociale e nazionale ‘l’essere vittima’, anziché fondare le proprie prospettive su una comune speranza. Il perdono è un ingrediente necessario per superare questa impasse”.

“Non si può eludere l’esperienza del perdono per poter vivere. L’odio, la rabbia cattiva non sono parte della nostra esperienza umana, vi entrano perché noi lasciamo entrare la spada di satana, della menzogna. Occorre perciò domandare la pace, e volerla accogliere nei nostri rapporti. La pace è un dono, e come tale va innanzitutto accolta e riconosciuta. Per il mondo la pace è l’instaurarsi di un certo potere, e di solito è sempre rimandata a un futuro e occorre che qualcuno faccia certi sacrifici, mentre altri no; è quindi sempre una menzogna la pace del mondo”.

“Nello scontro di tutti contro tutti, gli egoismi e gli interessi di parte sembrano dettare l’agenda nella vita dei singoli e delle nazioni”. Lo si legge nel messaggio che Papa Francesco, tramite il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha inviato a mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, in occasione del Meeting che si aprirà domani, con il titolo “Una passione per l’uomo”, nel centenario della nascita di don Luigi Giussani, fondatore del movimento Comunione e Liberazione che organizza la kermesse.