La gente di montagna non si arrende. Il racconto di don Federico Zago, parroco moderatore dell’unità pastorale di Gallio, Foza, Sasso e Stoccareddo, dell'emergenza degli ultimi giorni. "Non ci siamo ancora resi conto di ciò che è successo". Black out, isolati, spaventati ma sicuri: "Dio, il Dio delle beatitudini, non punisce".
La parrocchia San Giovanni Battista di Stoccareddo fa parte del Vicariato di Asiago e dell’Unità pastorale di Gallio. La parrocchia conta circa trecentocinquanta parrocchiani e la partecipazione alla vita religiosa è del 15-20%.
Ottenuto l’assenso del cardinal Barbarigo nel 1699, due anni più tardi fu benedetta la chiesa campestre di Stoccareddo. All’inizio del Novecento la vecchia chiesa fu sostituita con una nuova a tre altari; distrutta dalla guerra, fu ricostruita insieme al campanile gotico tra il 1922 e il 1925 ed eretta a parrocchiale nel 1952
Le stazioni della Via Crucis sono state dipinte nel 1964 dal veneto Bruno Tedesi. Il presbiterio accoglie un quadro su tavola con l’effige della beata asiaghese Giovanna Maria Bonomo, opera novecentesca del triestino Luciano Bartoli.
I servizi della Difesa
Forti delle parole di papa Francesco – «La quaresima di questo anno giubilare sia vissuta più intensamente come un momento forte per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio» – le quattro comunità dell’unità pastorale di Gallio (che comprende anche Foza, Sasso e Stoccareddo) hanno deciso di “muoversi” secondo un preciso stile. Per vivere la quaresima, certo, ma anche in vista del pellegrinaggio vicariale in Cattedrale, programmato per domenica 13 marzo.
Nell’unità pastorale di Gallio (che comprende anche Foza, Sasso e Stoccareddo) l’avvento 2015 ha il sapore del dialogo tra piccoli e grandi. Dove i piccoli sono i ragazzi che stanno compiendo il percorso della catechesi. E i grandi sono anche loro ragazzi, ma di prima superiore.
Ogni domenica ad Asiago vengono distribuite 4.000 particole, in 200 in media partecipano alle messe feriali alle 8.30 e alle 18 e un sacerdote confessa almeno tre ore al giorno. Una sfida per le comunità cristiane chiamate durante l'estate a ripensare la propria pastorale. Nel segno dell'accoglienza.