La storia di Lozzo Atestino
La storia di Lozzo Atestino
Dal latino luteum, fango, prende il nome il più abitato centro a ovest dei colli Euganei, a conferma di un’antica presenza acquitrinosa. Ricordato già nel 602, Lozzo apparteneva in età comunale al territorio padovano, ma rimase unito alla diocesi di Vicenza fino al 1818, quando papa Pio VII lo incorporò nella diocesi di Padova. Le prime tracce della comunità di Lozzo si ritrovano intorno al Mille, quando il vescovo di Verona concesse in affitto a quello di Padova la corte di Cinto: di questa, Lozzo era una cappella, situata sul luogo dove un tempo pare ci fosse un tempietto dedicato a Diana. Nel 1818, Lozzo entrò a far parte della diocesi di Padova. La vecchia arcipretale, molto piccola, fu abbattuta nel 1861. La nuova chiesa, a navata unica, in stile ionico, fu iniziata nel 1859. Allo stesso periodo risalgono il campanile, dalla caratteristica forma ottagonale, la canonica e la casa del cappellano. Negli anni Novanta sono state restaurate chiesa e campanile. Completata la ristrutturazione della materna, ora è in programma il restauro del centro parrocchiale.