La storia di Fossaragna
La storia di Fossaragna
Fossa Arauni, Fossaurarie, Fosaurani: questa l’evoluzione del toponimo Fossaragna nei documenti dalla seconda metà del 12° secolo al 1200. Dal latino “uri”, ardere, il nome probabilmente indicava la consuetudine di bruciare il terreno per disboscarlo. Lo si incontra per la prima volta nel 1169, nell’atto con cui Albertino di Baone donò ai Benedettini del monastero di San Michele di Candiana dieci campi con la decima legata appunto a Fossa Arauni. Dal punto di vista ecclesiastico, quel territorio apparteneva alla pieve di Bovolenta di cui costituiva la parte più orientale. In seguito ne divennero proprietari i Foscarini che, per favorire l’assistenza spirituale della popolazione, eressero una chiesetta dedicata all’Assunta, censita nella visita pastorale del 1588. La nobile famiglia ne mantenne il giuspatronato fino al 1822 quando, venduti i propri beni, la chiesa di Fossaragna passò sotto la giurisdizione di Bovolenta. Divenne autonoma un secolo dopo, nel 1920, quando il vescovo Pellizzo la elevò a parrocchia; 43 anni dopo iniziarono i lavori della nuova chiesa, l’attuale, terminata nel 1964.